Macerata, il cantiere al rush finale alla Terrazza dei Popoli: «Più sicura e illuminata»

Il cantiere al rush finale alla Terrazza dei Popoli: «Più sicura e illuminata»
Il cantiere al rush finale alla Terrazza dei Popoli: «Più sicura e illuminata»
di Mauro Giustozzi
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Giovedì 11 Aprile 2024, 04:45 - Ultimo aggiornamento: 11:30

MACERATA Uno slittamento dovuto al problema dell’acqua che penetrava nel parcheggio e la cui risoluzione ha impiegato più tempo del previsto. Questo il problema principale che ha portato a un allungamento dei tempi di termine del cantiere, annunciato alla fine della scorsa estate e invece si è arrivati a primavera inoltrata. Ripresi i lavori di ristrutturazione alla Terrazza dei Popoli che stavolta sembrano avviati alla fase terminale e conclusiva dell’opera che dopo aver avuto un inizio molto rapido è stata superata dalla vicina pista ciclopedonale la cui realizzazione si è conclusa con molto anticipo rispetto al cantiere vicino, pur facendo parte dello stesso programma di rigenerazione urbana.

L’intervento

Dalla scorsa settimana operai dell’impresa Area Delta di Ascoli, che si è aggiudicata l’appalto dell’opera per un importo complessivo di 500mila euro (intervento a costo zero per il Comune rientrando nel Pnc, piano complementare del Pnrr), ha rimesso piede nel cantiere che si trova sopra il parcheggio Centro storico, di fianco al terminal bus urbano.

Gli addetti stanno provvedendo al montaggio della pavimentazione finale, alla pulizia di muraglioni e ringhiere, alla sistemazione della nuova veduta, dopo l’eliminazione del muro di recinzione e di quello a ridosso dell’anfiteatro, con una visuale completa dei Sibillini.

Il traguardo

Dalla frenesia di queste giornate sembra davvero che stavolta si sia vicini al traguardo di conclusione dei lavori, con gli interventi di finitura che si stanno realizzando. In precedenza i lavori sulla Terrazza dei Popoli avevano riguardato l’impermeabilizzazione della pavimentazione che si trova sopra il parcheggio Centro storico: la zona più soggetta ad infiltrazioni era risultata corrispondente allo spazio verde posto nella parte sud/ovest e infatti i lavori hanno interessato in particolare proprio questa zona del cantiere, con lo smantellamento e la nuova sistemazione. Si è poi provveduto a demolire tutti i parapetti in muratura esistenti lungo il lato nord a confine con la stazione degli autobus e sulle rampe di scale, nonché i muri presenti sulla gradinata curva.

La ringhiera

Al loro posto installata una ringhiera in acciaio zincato. «I lavori alla Terrazza dei Popoli sono alla fase finale, ovvero al ripristino della pavimentazione e delle caditoie nelle parti in cui si è intervenuti per risolvere il problema delle infiltrazioni – afferma l’assessore ai Lavori pubblici, Andrea Marchiori -. Oltre a tali opere strutturali, si provvederà alla pulizia dei muraglioni e delle pareti dello stabile centrale su cui erano stati disegnati murales di discutibile gusto, peraltro fortemente deteriorati dal tempo. Dunque quello che ci eravamo ripromessi, ossia un’opera di restyling di una nuova Terrazza dei Popoli, più aperta, più sicura, più illuminata, dando un volto nuovo a uno dei nodi strategici del capoluogo, vista la presenza sia del terminal bus urbano che del sottostante parcheggio, si sta completando in questi giorni». Altro aspetto che in città aveva sollevato dibattito e non risparmiato critiche, in particolare da parte del centrosinistra, era stato il trasferimento del roseto impiantato in memoria dei bambini trucidati nella scuola amburghese durante la Shoah nella parte del belvedere che affaccia sui Sibillini.

Il roseto

«Anche il roseto dedicato ai bambini vittime Shoah, dove sono state piantate le venti rose bianche dedicate ai bambini ebrei – ricorda l’assessore Marchiori - non appena iniziati i lavori per la Terrazza dei Popoli è stato curato e se sarà necessario verrà rinverdito sostituendo le piante ammalorate quando l’intervento edilizio sarà concluso e il sito tornerà nella disponibilità del Comune a tutti gli effetti. L'obiettivo è, quindi, di restituire ai maceratesi anche questo spazio della rigenerata zona dei giardini Diaz. “Questa è la città che vogliamo” è la frase che mi è stata detta domenica durante un pomeriggio in cui i giardini erano pieni di giovani e meno giovani che si sono riappropriati del cuore verde della città, per troppo tempo lasciato in balia di balordi. Vale la pena ricordare che anche questo intervento, come la costruzione dell'anello ciclopedonale attorno i giardini, è stato interamente finanziato senza pesare sul bilancio comunale».

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