Vuole farla finita con un colpo di fucile: salvato dai carabinieri, sequestrato un arsenale

Vuole farla finita con un colpo di fucile: salvato dai carabinieri, sequestrato un arsenale
Vuole farla finita con un colpo di fucile: salvato dai carabinieri, sequestrato un arsenale
di Benedetta Lombo
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Martedì 13 Luglio 2021, 09:38 - Ultimo aggiornamento: 14 Luglio, 10:43

MACERATA - Tenta di uccidersi con un fucile, i familiari chiamano il 112. Cinquantenne salvato in extremis dai carabinieri, sequestrato un arsenale, ritirata l’autorizzazione alla detenzione delle armi. Sono in corso le indagini sulle armi sequestrate, alcune delle quali sarebbero irregolari.

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La telefonata

È accaduto domenica scorsa quando al 112 è arrivata una telefonata concitata, chi aveva chiamato il numero di emergenza unico europeo, aveva chiesto l’immediato intervento dei carabinieri perché in casa c’era un uomo che voleva farla finita sparandosi un colpo di fucile.

La centrale ha diramato immediatamente la segnalazione al Nucleo operativo e radiomobile (sezione Radiomobile) della Compagnia del capoluogo guidato dal capitano Serafino Dell’Avvocato, e i militari si sono precipitati all’indirizzo indicato nella richiesta di aiuto. L’uomo che minacciava di suicidarsi, da quanto appreso grazie alla telefonata, era un 50enne. I carabinieri sono entrati in casa e hanno iniziato a parlare con lui fino a convincerlo a posare l’arma, un fucile regolarmente detenuto. A quel punto, dopo averlo rassicurato, i carabinieri hanno chiamato il 118 e richiesto l’intervento di un’ambulanza, il 50enne è stato quindi caricato sul mezzo dell’emergenza sanitaria e portato all’ospedale cittadino per essere sottoposto ai controlli e agli accertamenti del caso. Nel frattempo i militari hanno subito provveduto a ritirare tutte le armi possedute dal maceratese (quattro fucili e tre pistole) e a trasportarle in caserma. All’uomo è stata ritirata l’autorizzazione alla detenzione di armi precedentemente rilasciata dalla questura di Macerata, mentre i fucili e le pistole, sequestrati sia in via amministrativa che penale sono ora al vaglio delle autorità competenti per stabilire l’eventuale correttezza della detenzione e la loro provenienza, da quanto emerso infatti non tutte le armi sarebbero regolari.

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