Sgarbi a Palazzo Buonaccorsi
inaugura la sezione moderna

Sgarbi a Palazzo Buonaccorsi inaugura la sezione moderna
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Domenica 7 Dicembre 2014, 19:38 - Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 15:12

MACERATA - Anche il critico d'arte Vittorio Sgarbi presente all'inaugurazione della sezione di arte moderna di palazzo Buonaccorsi

Il taglio del nastro si è svolto oggi pomeriggio e completa l'allestimento del polo museale nello storico palazzo di via Don Minzoni.

Con l'inaugurazione, oggi, delle 16 sale di arte moderna allestite al secondo piano del palazzo Buonaccorsi, Macerata si riappropria di un patrimonio artistico di inestimabile valore che parte dalla fine dell'800 e abbraccia tutto il '900, con 150 opere di assoluto valore esposte seguendo gli standard europei.

Il percorso inizia con i dipinti del maceratese Gualtiero Baynes (1856-1938), le sculture di G.B.Tassara e le opere di Ivo Pannaggi, architetto, scenografo, pittore e designer, tra le quali spiccano il famoso «Treno» e la celebre «casa Zampini» del 1925, di cui è stata ricostruita la parte più significativa e cioè «L'anticamera».

Si passa poi alle opere dei futuristi del gruppo Boccioni, con le firme di Bruno Tano, Sante Monachesi, Rolando Bravi, Umberto Peschi, Wladimiro Tulli arrivando così al secondo futurismo dedicato all'aeropittura.

Nelle sale successive, le opere partecipanti al Premio nazionale Scipione, con grandi nomi come Vedova, Cantatore, Bartolini, Schifano, Spazzapan, Music, Zigaina e Osvaldo Licini.

Rappresentati anche gli anni in cui Macerata sale nuovamente alla ribalta nazionale grazie anche per merito di Goffredo Binni ed Elverio Maurizi, che portano nelle gallerie maceratesi le opere di grandi pittori fino ad arrivare alla creazione dell'Accademia di belle arti con la presenza, fra gli altri, di maestri come Remo Brindisi, Valeriano Trubbiani e Magdalo Mussio.

L'allestimento prosegue con le opere di Renato Barisani, Julio Le Parc, Aligi Sassu, Eugdenio Carmi, Riccardo Licata, Mirella Bentivoglio, Titina Maselli, Oscar Piattella, Uncini, Giuli, Staccioli e altri ancora. Una sala multimediale consente di vedere le immagini e di ascoltare le voci degli artisti e dei protagonisti della vita e delle istituzioni culturali maceratesi di quasi tutto il novecento.

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