Hotel, tanti last minute, ma l’incubo caro vita ora frena i vacanzieri nel Maceratese. Gli operatori puntano su agosto

Hotel, tanti last minute, ma l’incubo caro vita ora frena i vacanzieri. Gli operatori puntano su agosto
Hotel, tanti last minute, ma l’incubo caro vita ora frena i vacanzieri. Gli operatori puntano su agosto
di Giulia Sancricca
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Sabato 5 Agosto 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 11:02
MACERATA Un meteo non proprio favorevole, il caro vita che si fa sentire e la pandemia che ormai è solo un ricordo e ha portato i turisti di nuovo all’estero. Sono i principali fattori con cui stanno facendo i conti gli albergatori di tutta Italia. E così anche nel Maceratese, dalla costa all’entroterra. Fattori a cui si può attribuire il lieve calo delle presenze e delle prenotazioni per le vacanze estive. Per tutti, infatti, il livello è quello pre pandemia. Finora. Perché c’è chi aspetta  a parlare di calo, nella speranza che gli ultimi giorni di agosto possano avere uno slancio in più.  



«Stiamo andando abbastanza bene - dice Luca Giustozzi, presidente di Federalberghi Marche e titolare del Cosmopolitan di Civitanova, Villa Giustozzi di Pollenza e dell’Hotel Recina a Montecassiano -. Un po’ meno di quello che era previsto, ma con il caldo le richieste hanno ripreso il via. Vediamo un leggero calo rispetto agli altri anni, sicuramente ha inciso il costo della vita, dall’inflazione all’aumento dei tassi di interesse, anche l’alluvione poi ci ha messo del suo». Le provenienze? «Principalmente le nostre zone sono meta di italiani, dalla Llombardia alla Puglia, dal Veneto al Lazio. Ma ci sono anche gli stranieri. Per quanto riguarda la permanenza di fermano all’incirca 4 giorni, nelle mie strutture è rara la settimana intera».

La richiesta

Per quanto riguarda il periodo in cui c’è maggiore richiesta è lo stesso per tutte le strutture: «Fino alla domenica dopo Ferragosto abbiamo prenotazioni, poi c’è un calo».

Dello stesso parere anche Simone Iualè, rappresentante degli albergatori e titolare dell’hotel La rosa dei venti di Monte San Giusto: «Fino al 20 agosto i numeri sono in linea con lo scorso anno, poi non si sa ancora. Prematuro dire che ci sia un calo, sicuramente una variazione c’è, ma legata al pre Covid, nel senso che l’italiano che ha sempre preferito e continua a preferire la meta estera, ora parte e non sceglie l’Italia. Si tratta poi di una stagione che, anche per agosto, è più mordi e fuggi, con una prenotazione abbastanza sotto data. In questo sicuramente incide il meteo, ma anche il caro vita. In linea di massima il trend è quello dell’anno scorso». Lieve flessione, ma comunque con dati positivi, anche secondo Eugenio Gallo dell’Hotel Life e Hotel Enzo a Porto Recanati.

La leggere flessione

«Stiamo riempiendo, non ci lamentiamo, nonostante la leggera flessione. Sicuramente il ritorno alla scelta dei mercati esteri per le vacanze ha inciso. Comunque anche noi lavoriamo con gli stranieri: qualche austriaco, svizzero, olandese, francese. Stiamo facendo i numeri pre Covid». Parla di calo anche Emanuela Leli, presidente Cna Turismo, titolare di una struttura a Bolognola e gestore della spiaggia del lago di Fiastra. «La montagna ha registrato un grande calo quest’anno, siamo tornati all’era pre Covid. Il lago invece è in controtendenza e conta tanti stranieri. Ora dovremmo anche analizzare i nostri punti di debolezza e cercare di colmarli, soprattutto sul punto di vista dell’accoglienza. Bisogna dire però che in questo momento di difficoltà economiche per una famiglia è diventato difficile anche solo trascorrere una giornata in montagna. Per il futuro, puntando sul mercato estero bisogna migliorare l’offerta ricettiva».

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