Giovani ammassati davanti a due bar, il sindaco li caccia. «Nemmeno consumavano»

Luigi Nazzareno Bartocci
Luigi Nazzareno Bartocci
di Daniele Pallotta
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Martedì 8 Dicembre 2020, 11:17 - Ultimo aggiornamento: 11:18

ESANATOGLIA - Da una parte loro, le istituzioni, e dall’altra “gli irresponsabili”, quelli che proprio non vogliono sentire alcun richiamo. Da una parte il battagliero sindaco di una piccola cittadina di provincia, costretto ad intervenire in piazza insieme al suo prode vice per fermare un’orda di giovani indisciplinati alle prese con la prima domenica da “cartellino giallo” in piena emergenza Covid-19. La sfida sul campo tra il primo cittadino di Esanatoglia e un manipolo di riottosi, si è consumata domenica pomeriggio davanti a un paio di pubblici esercizi prima di finire immortalata in un video, divenuto subito virale nel web, girato dal vero protagonista della storia, il sindaco Luigi Nazzareno Bartocci.
Una lavata di capo, la sua, senza se e senza ma: «Abbiamo dovuto cacciare persone ammucchiate davanti ai bar, che tra l’altro non stavano manco consumando - spiega il sindaco su Facebook, per poi ricostruire preoccupato -. Se al posto di sindaco e vicesindaco davanti al bar fosse passato qualcun altro adesso un paio di attività rischiavano di chiudere. La domanda che mi faccio – è l’interrogativo che si pone il sindaco nel video - è che c’è di difficile da capire? Lo dico alla the generation, che è così attiva e così attenta ai social. Anch’io sono stato ragazzo, anche a me piace divertirmi, ma in questo momento è più importante la salute delle persone, soprattutto di quelle anziane. Di quelle che vi finanziano e di quella generazione che ha creato questo paese e questa ricchezza e che vi permette di andare in giro con le macchine che sgommano e i telefonini da mille euro».
«Facendo così – è il rimbrotto ai giovani che domenica affollavano la piazza di Esanatoglia senza il minimo rispetto delle regole - quella generazione che vi dà la paghetta e che vi fa il regalino la mettete a rischio».
In mezzo i numeri della pandemia: «Siamo arrivati a più un milione e mezzo di contagi, più di 24mila morti in meno di tre mesi – spiega Bartocci -. E poi la situazione negli ospedali dove si devono bloccare cure altrettanto importanti e dove sono fermi i reparti oncologici, i reparti chirurgici, i reparti di cardiologia». E di nuovo le domande del sindaco ai giovani: «Cos’è che non capite? Oggi è il primo giorno di uscita e ci dobbiamo ammucchiare? Nel nostro paese i bar hanno la fortuna che hanno a disposizione tre piazze, una più grande di un’altra. Quindi prendete la consumazione e spostatevi così permettete ad altri clienti di consumare facendo lavorare i baristi, evitando di farli chiudere». Poi la paura per le prossime festività prima dell’invito a smetterla «di fare gli idioti» a quelli che scorrazzano sulle Apecar.
«Ora ripartiranno le feste e tutti ci sposteremo - conclude il sindaco - ma se lo facciamo in questo modo, se già si iniziano a sentire le voci di dove si andrà a fare il cenone con pizze da asporto e come si farà a spostarsi e ad andare a fare un aperitivo dopo la messa di Natale, sicuramente non riusciremo ad evitare una terza ondata.

Riapriremo le scuole – è il presagio finale del primo cittadino - e allora inizierà di nuovo la catena del contagio che attaccherà i vostri genitori che andranno a lavorare nelle fabbriche e i vostri nonni che vi avranno regalato cento euro e che avranno avuto in cambio un bacetto che per loro rischia di trasformarsi in una condanna a morte».

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