L’Ipsia Corridoni e Roberto Mancini: il legame nato da una maglia. Ecco la storia

Roberto Mancini
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Martedì 2 Marzo 2021, 07:45

CORRIDONIA -  Roberto Mancini e l’Ipsia Corridoni, un rapporto che nasce da lontano. Pochi sanno che il Ct della Nazionale di calcio e nuovo testimonial della Regione Marche ha un forte legame con la scuola corridoniana. A svelarlo è stato Fiorenzo Pettinari, docente dell’istituto e allenatore notissimo in tutto l’ambiente calcistico marchigiano (era il mister della Maceratese che si laureò campione d’Italia categoria Allievi nel 1999), raccontando la storia su BlogIpsia, il blog della scuola.

Nel giugno 2014, Aldo Mancini, papà di Roberto e presidente onorario della Junior Jesina, è ospite a Corridonia della manifestazione “Educare sportivamente”.

Per l’occasione, viene organizzata una partita di calcio al campo Enaoli e prima dell’inizio della partita viene esibita la maglia della Sampdoria con il numero 10 in grande evidenza, indossata dal figlio Roberto diversi anni prima in una partita di serie A dei blucerchiati allo stadio di Torino contro la Juventus. Nel 1987/88, milita infatti nella squadra genovese il già affermato Roberto Mancini da Jesi, mentre in casacca bianconera c’è l’allora baby corridoniano Paolo Siroti.

Alla fine del match rientrando negli spogliatoi avviene il consueto scambio di maglie, Siroti si avvicina a Mancini per avere l’agognata numero 10 del campione doriano che con un sorriso acconsente allo scambio delle casacche tra marchigiani. Siroti dona poi la maglia a Pettinari, che era stato suo allenatore, ed eccola ricomparire nel 2014. Dopo averla custodita per decenni, Pettinari la porge ad Aldo Mancini con la promessa di farla autografare con dedica dal figlio Roberto e di riportarla a Corridonia. E così avviene. Il cimelio è ora gelosamente conservato all’Ipsia e acquista ancora più valore grazie agli ultimi eventi. «Nella speranza che il signor Aldo torni ancora da noi e, perché no, accompagnato dal figlio Roberto», conclude il suo racconto Pettinari. 

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