CORRIDONIA Sono ore drammatiche quelle vissute da Stefania Cartechini e dal marito. Ieri pomeriggio le condizioni già critiche del padre 86enne Bruno, ricoverato nel reparto di Rianimazione all’ospedale di Torrette ad Ancona, si sono aggravate e poco prima delle 18 la figlia ha raggiunto l’obitorio dell’ospedale di Macerata dove è stata eseguita l’autopsia sul corpo della mamma Palma Romagnoli. A riconoscere l’anziana è stato il genero, poi il medico legale Antonio Tombolini ha eseguito l’accertamento irripetibile disposto dal pubblico ministero Claudio Rastrelli.
La ricostruzione
La tragedia che ha colpito la famiglia Cartechini ha sconvolto un’intera comunità. La mattina di Pasqua Bruno Cartechini ha scritto su un’agenda lo strazio che provava nel veder soffrire la propria moglie. Palma infatti, da tempo era malata di Alzheimer e da mesi non riusciva più a camminare, dopo un lungo ricovero in ospedale l’anziana, anche lei 86enne come il marito, lo scorso autunno era tornata a casa, ma la malattia l’aveva fortemente debilitata. Per questo motivo la figlia e il marito avevano deciso di trasferirsi da Porto Sant’Elpidio dove vivevano da anni, a Corridonia nell’abitazione degli anziani genitori di lei in contrada Macina. Si erano sistemati al piano superiore e proprio dalla camera da letto, domenica scorsa, hanno sentito due colpi di fucile. Il padre Bruno nella sua ultima lettera ha chiesto scusa a tutti, alla figlia, ai parenti, agli amici per quello che stava per fare.
Il gesto estremo
In uno stato di prostrazione ha sparato alla moglie con il fucile da caccia che aveva in casa (e che era regolarmente detenuto) e poi ha rivolto l’arma verso sé sparando un colpo all’addome a bruciapelo lateralmente che non lo ha ucciso sul colpo ma che lo ha ridotto in condizioni disperate.