Regolamento di conti con due accoltellati: arrestato un tunisino minorenne

Civitanova, regolamento di conti con due accoltellati: arrestato un tunisino minorenne
Civitanova, regolamento di conti con due accoltellati: arrestato un tunisino minorenne
di Chiara Marinelli
3 Minuti di Lettura
Lunedì 8 Giugno 2020, 10:47

CIVITANOVA - È stato rintracciato nella tarda serata dell’altro ieri il terzo tunisino coinvolto nell’episodio di sangue avvenuto in un appartamento di via Pavese. È stato fermato ed identificato in mezzo alla strada, a Porto Sant’Elpidio, dove sarebbe solito gravitare, dai carabinieri che lo hanno cercato per diverse ore. Già dopo poco, i militari dell’Arma avevano intuito che il tunisino in fuga si sarebbe potuto trovare proprio da quelle parti. 

LEGGI ANCHE:
Macerata, tragico schianto con lo scooter: papà Roberto muore sul colpo a 48 anni

Ascoli, sacerdote nei guai per cocaina e e video pedopornografici: il vescovo chiede perdono ai fedeli


Si tratta di un giovane, 17 anni, già noto alle forze dell’ordine. È stato arrestato perché su di lui pendeva un ordine di carcerazione per vecchi reati pregressi, legati allo spaccio di sostanze stupefacenti, ed ora si trova rinchiuso in una struttura protetta, per minorenni, fuori dalle Marche. È ancora da chiarire che ruolo abbia svolto nell’episodio avvenuto poco prima delle 10 di sabato mattina, durante il quale sono rimasti feriti a coltellate due suoi connazionali, o se il giovane magrebino sia estraneo ai fatti.
 
Secondo quanto è stato ricostruito dai carabinieri della Compagnia di Civitanova, che seguono il caso e sono al lavoro per chiarire il contesto entro il quale è maturata l’aggressione choc e le responsabilità dei tunisini coinvolti, il minorenne era arrivato insieme al connazionale che è rimasto ferito ad un polmone a casa del quarantasettenne tunisino che da qualche tempo vive al primo piano di un condominio del quartiere San Marone.

Riguardo alla vicenda di sabato mattina il minorenne che era riuscito a scappare, facendo perdere le sue tracce per diverse ore prima di essere bloccato intorno alle 22.30 di sabato sera, deve ancora essere sentito. Un testimone ha riferito ai carabinieri di averlo visto buttare il coltello da cucina, lungo almeno quindici centimetri, usato nella colluttazione nella siepe nel cortile della palazzina, e poi scappare via a piedi tra le case del quartiere, verso la ferrovia. I militari dell’Arma si stanno coordinando con la Procura dei minori di Ancona e, come si diceva, il minorenne non è ancora stato sentito dai carabinieri per fornire la sua versione dei fatti in merito a quanto accaduto l’altra mattina. Non sono ancora stati interrogati i due tunisini rimasti feriti dai fendenti. Uno, il quarantasettenne che vive in via Pavese, era stato portato all’ospedale di Torrette, ad Ancona, con l’eliambulanza. L’altro, invece, quello che era arrivato in compagnia del diciassettenne, era stato operato d’urgenza all’ospedale di Civitanova Alta. Entrambi, comunque, operati, non sono gravi. 

Soltanto loro potranno chiarire cosa sia effettivamente successo nell’appartamento. Chi sia stato, ad esempio, a sferrare il primo colpo all’altro e se siano stati usati altri coltelli oltre al solo che è stato rinvenuto. E se, poi, si sia trattato di un vero e proprio agguato o di una lite sfociata nella brutale aggressione. Ancora da delineare anche il contesto dell’episodio. Tutti e tre, comunque, erano già soggetti noti da tempo alle forze dell’ordine per reati legati allo spaccio di droga.

Le indagini proseguono a ritmo serrato, sono in corso anche perquisizioni in diversi appartamenti da parte dei carabinieri.

© RIPRODUZIONE RISERVATA