Civitanova, dai contributi per pagare le bollette «escluse le famiglie con più difficoltà». I dem attaccano: «Tagliato fuori chi percepisce la carta solidale istituita da Inps e governo»

Civitanova, dai contributi per pagare le bollette «escluse le famiglie con più difficoltà». I dem attaccano: «Tagliato fuori chi percepisce la carta solidale istituita da Inps e governo»
Civitanova, dai contributi per pagare le bollette «escluse le famiglie con più difficoltà». I dem attaccano: «Tagliato fuori chi percepisce la carta solidale istituita da Inps e governo»
di Emanuele Pagnanini
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Lunedì 18 Dicembre 2023, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 12:34

CIVITANOVA «Se sei in uno stato di bisogno, niente contributi per pagare le bollette». L’amara e severa considerazione è di tutto il gruppo consiliare del Pd. Francesco Micucci, Lidia Iezzi e Yuri Rosati contestano il bando con cui il Comune ha previsto bonus per pagare le bollette di luce, gas e acqua alle famiglie in difficoltà. Aiuti, però, dai quali sono stati esclusi i possessori della carta “Dedicata a te”, buoni spesa previsti dal Governo, e di altri contributi comunali. 

I requisiti

Requisiti che hanno ristretto la platea di chi poteva chiedere il contributo, con il risultato che sono stati erogati poco più di 50mila euro sui 200mila stanziati. «Il Comune di Civitanova esclude ben 513 famiglie dalla possibilità di avere un contributo per il caro bollette – si legge nella nota del Pd – in quanto già percepiscono la carta solidale istituita dall’Inps e dal governo che, in pratica, riconosce un contributo di 32 euro al mese per i buoni alimentari nell’anno 2023. Se non fosse grave ci sarebbe da ridere. Se, infatti, si escludono le famiglie che l’Inps ha certificato come famiglie che hanno bisogno di un aiuto, è chiaro che automaticamente si esclude la gran parte di chi deve essere assistito.

Il risultato è che su 200mila euro, cifra irrisoria rispetto a quella che noi chiedemmo di stanziare un anno fa che era di 800mila euro, ne sono stati utilizzati solo 50.216,74 euro. Significa che i criteri di assegnazione contenuti nel bando sono eccessivamente stringenti, assurdi e che denotano l’incapacità di risolvere i problemi».

La proposta

La proposta del Pd, presentata in consiglio comunale, era di utilizzare l’extra gettito dell’Atac derivante dalle bollette dell’acqua (800mila euro di utile) per il fondo da destinare alle famiglie in difficoltà. «E pensare che questa storia va avanti da più di un anno, epoca a cui risalgono infatti i primi salassi delle bollette. In tutto questo tempo il Comune non è stato in grado di studiare una risposta adeguata. Sanno solo sperperare il denaro. La nostra proposta è che si dia la possibilità a quelle famiglie il cui stato di bisogno è certificato di ricevere un aiuto per il caro bollette».

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