Chalet di Civitanova, dalle famiglie alle imprese: la Bolkestein non frena il turnover

Chalet di Civitanova, dalle famiglie alle imprese: la Bolkestein non frena il turnover
Chalet di Civitanova, dalle famiglie alle imprese: la Bolkestein non frena il turnover
di Emanuele Pagnanini
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Venerdì 5 Aprile 2024, 02:15 - Ultimo aggiornamento: 12:15

CIVITANOVA Nuove gestioni negli stabilimenti balneari. A Civitanova la temuta Bolkestein non frena il turnover delle gestioni. Si parla di tre nuove acquisizioni da parte di altrettante importanti società sul lungomare nord ma che potrebbero diventare anche quattro. Manterrà il nome Arturo, lo chalet caratterizzato dagli archi e, in passato, dal terrazzo al primo piano. Ma tra gli ombrelloni e dietro il bancone non ci sarà più Giacomo Mantovani (che manterrà comunque la carica di presidente dell’associazione cittadina dei balneari, Abc).

La struttura

A rilevare la struttura è stato il gruppo Streni, azienda civitanovese nota per le borse, le valigie e la pelletteria, che vanta negozi in tutta Italia.

Altro importante nome dell’imprenditoria marchigiana per lo stabilimento storico Mirrò, sempre sul lungomare sud, che con l’ultima gestione si è chiamato Figaro. Ad occuparsi del ristorante e della spiaggia sarà una società, la Premium Paradise, di cui fa parte anche Clementoni, il marchio dei giocattoli. In questo caso, nuovo nome per lo stabilimento che si chiamerà Otto, come il numero della concessione balneare. Anche Giovanni e Anna, ristorante che ha fatto la storia di Civitanova, non apparterrà più alla famiglia Bigoni. Pure in questo caso a subentrare è un imprenditore che si è affermato in un altro campo, la cartotecnica: Giorgi di Tolentino. E si parla anche di una nuova gestione per Gigetta, sul lungomare sud. Ormai sono sempre meno i chioschi che mantengono il nome del loro fondatore e dietro uno stabilimento c’è sempre più spesso una società, un gruppo imprenditoriale al posto di una famiglia. Cambiano i tempi, gli chalet da semplici affitta ombrelloni e sdraio, con la possibilità di mangiare un piatto di pesce, sono diventate industrie dell’intrattenimento, dell’accoglienza e del relax.

Il commento

Un fatto positivo per il sindaco Fabrizio Ciarapica: «Nonostante la spada di Damocle della Bolkestein – ha detto – in città sono in tanti a investire nel turismo balneare. Purtroppo non c’è ancora chiarezza sulla direttiva ma ciò non ferma chi vede nelle strutture della spiaggia di Civitanova una grande opportunità. Di questo sono orgoglioso». Ciarapica che, nelle vesti di primo cittadino ma anche di assessore al turismo, nel corso dell’inverno ha più volte incontrato i balneari: «Stiamo studiando insieme una campagna promozionale – ha aggiunto – una strategia di marketing comune per la prossima estate. Sarà realizzato anche un nuovo video che girerà sui social. Con la categoria c’è un rapporto stretto. L’obiettivo è far conoscere Civitanova sempre di più. E anche con i nuovi arrivati non ci sarà alcun problema. Alcuni li conosco già, essendo imprenditori della città. Positivo il fatto che Civitanova attragga investimenti in ogni campo».

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