Coni, Giovanni Malagò in visita a Servigliano. Società sportive e Comuni in vetrina: «Qui tante eccellenze. Che talento Danilo Faso»

Malagò del Coni a Servigliano, società sportive e Comuni in vetrina: «Qui tante eccellenze»
Malagò del Coni a Servigliano, società sportive e Comuni in vetrina: «Qui tante eccellenze»
di Domenico Ciarrocchi
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Giovedì 30 Novembre 2023, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 16:45

SERVIGLIANO - Densa di valori, sport ed emozione la visita del presidente del Coni Giovanni Malagò a Servigliano. Una giornata per certi aspetti storica, da ricordare, partecipata e molto sentita.


Le tappe


Due le tappe marchigiane di Malagò: a Servigliano, nell’auditorium Casa della Memoria, ha incontrato le realtà sportive e i sindaci; a Caldarola ha ricordato “Gino Bartali, il Campione e il Giusto” nell’ambito del Festival Storie su invito di Gioia Bartali, nipote del leggendario ciclista.  Malagò ha partecipato all’incontro di Servigliano su invito di Fabio Paci, presidente della Virtus tennis tavolo militante in serie A e fresca della convocazione in Nazionale del baby prodigio Danilo Faso. «Da sempre le Marche regalano soddisfazioni importanti allo sport – ha esordito il presidente Malagò –. Torno sempre volentieri, stavolta lo avevo promesso a Gioia Bartali. In Italia c’è un concetto molto forte: lo sport si pratica ovunque. Con passione, sacrificio, coraggio, tanta volontà anche le società di questo territorio hanno raggiunto alte vette ed è grazie a questi valori che lo sport cresce».


La spinta


«Sono i piccoli Comuni come i vostri, i borghi, le società che qui nascono e si consolidano - ha rimarcato - a dare linfa al movimento sportivo. Una squadra locale che eccelle nella pallavolo, nel tennis tavolo o nel calcio svolge un ruolo primario per l’intera comunità, quasi al pari di un ospedale o di una scuola. Lo sport è motivo di crescita, riscatto e punto di riferimento».


I protagonisti


In prima fila ad ascoltare Malagò il presidente del Coni Marche Fabio Luna. Numerose le eccellenze dello sport fermano: la Yuasa Battery Grottazzolina, con il presidente Rossano Romiti, il coach Massimiliano Ortenzi e i giocatori; la Fermana calcio con il dg Andrea Galassi, la segretaria generale Marusia Giannini e vari calciatori.

Presenti la Polisportiva Servigliano (podismo), la Sc Calcio Servigliano, la scuola nuoto del Qbo, la Affinity Dance, i giovani della San Marco. In sala anche i campioni Matteo Levantesi (ginnastica artistica) e Luna Di Biagio (Liberi nel Vento vela).


I primi cittadini


Presenti anche i sindaci del territorio Bascioni, Grifonelli, Piermarini, Ubaldi, Fabiani, oltre al presidente della Banca del Piceno Alfio Bagalini e vari imprenditori tra i quali Emidio Pipponzi, Aurelio Antognozzi, Enrico Biondi, Umberto Antonelli, Massimo Gentili, Paolo Marzialetti. L’incontro è stato moderato dal giornalista Maurizio Socci. Così il sindaco Marco Rotoni: «La visita del presidente Malagò ci rende orgogliosi e ci dà fiducia, ci fa capire che le massime autorità sportive nazionali guardano con interesse le nostre piccole realtà».


Il terremoto


«Dopo le profonde ferite del sisma e i gravissimi disagi della pandemia, oltre al determinante ruolo della scuola, decisivo - ha ricordato - è stato lo sport che non si è fermato mai. Lo sport è sicuramente un volano per questo territorio». Il presidente Malagò ha salutato Danilo Faso, giovane talento della Virtus Servigliano, che dopo la foto di rito con il presidente del Coni è partito alla volta di Nova Gorica (Slovenia) dove sta disputando i Mondiali giovanili di tennis tavolo con la Nazionale. L’Italia del tennis tavolo a Nova Gorica è presente con due atlete e un atleta e quest’ultimo è proprio Danilo Faso (13 anni), portacolori della Virtus. Per il club di Servigliano un momento magico: il secondo posto in serie A2 e la convocazione di Danilo in Nazionale.


La crescita


«Un ragazzo di 13 anni come Faso con un talento così – la chiosa da parte di Malagò – è senza dubbio un’eccellenza da far crescere. Come Coni facciamo da sempre la nostra parte e i centri federali ne sono la conferma».

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