PORTO SANT’ELPIDIO - Parte la mappatura sulle strutture ricettive della regione. Obiettivo turismo. Porto Sant’Elpidio risponde presente. Con le spiagge ancora frequentate, grazie alle temperature amiche in questa stagione che sembra non voler finire mai, si sta attivando il nuovo percorso per la prossima estate.
Lunedì si avviano le pratiche sulla piattaforma statistica regionale, una vera e propria Istat del turismo dove confluiscono i prezzi di tutti i campeggi, gli agriturismo, i B&B, gli alberghi, le seconde case e gli chalet. Il 30 ottobre i dati devono essere stati completati.
I cambiamenti
La novità quest’anno è che cambia la piattaforma e partono quindi anche i corsi di formazione per gli operatori. La Regione avvia entro l’anno un nuovo applicativo informatico denominato Istrice-Ross1000. Cambia la piattaforma, cambiano le procedure, cambiano e lievitano anche i prezzi dell’accoglienza. Finora si è cercato di evitare gli aumenti dei costi della vacanza ma gli operatori di costi ne hanno avuti perché le strutture si sono dovute adeguare ai tempi del Coronavirus. Nei villaggi, comparto che ha il massimo rappresentante in regione nel presidente Daniele Gatti, titolare del Family Holiday Village, negli ultimi due anni i prezzi sono aumentati, fino ad arrivare adesso a 2.400 euro a settimana per dormire in certe strutture en-plein-air. Gli aumenti seguono il trend in crescita della domanda perché i turisti scelgono sempre di più i campeggi per la vacanza. Cercano l’aria aperta.
La tendenza
«Negli ultimi due anni i villaggi hanno alzato i prezzi - dice Gatti -: quest’estate abbiamo fatto numeri da capogiro, il fatturato è oltre le più rosee previsioni, abbiamo avuto tutto completo dalla seconda settimana di giugno e siamo pieni fino a sabato 18 settembre.
La tavola
Anche la ristorazione dovrà rifare i conti perché gli alimenti sono aumentati, pane e vino del 20%, sul pescato i costi sono lievitati anche dell’80%. Rifaranno i conti anche i proprietari di seconde case e a Porto Sant’Elpidio ce ne sono tante da affittare per le vacanze. Per gli appartamenti ammobiliati per l’uso turistico non occorre nemmeno comunicare i prezzi dell’ospitalità alla Regione, in questi casi, e i vacanzieri possono usufruire di questi immobili anche tutto l’anno.