PESARO - Tutto in pochi secondi. Il cielo che diventa nero, che si gonfia di cattiveria, e il vento che inizia a soffiare fortissimo. Poi, il mare che di punto in bianco sale, come fosse un'onda anomale, e arriva a mangiarsi diverse file di ombrelloni: tre in zona Sottomonte, a Pesaro, dove la profondità dell'arenile è più ampia, almeno 6 invece negli stabilimenti di viale Trieste.
Siamo di fronte a un downburst?
L'evento, estremo, forse un downburst (forte corrente d'aria discendente da un cumulonembo, spesso associata a temporali intensi ma non in questo caso), si è verificato da Pesaro a Civitanova, passando per Fano, Falconara, Porto Recanati, Palombina (spiaggia nord di Ancona) e Senigallia esattamente un quarto d'ora dopo Pesaro (a Pesaro l'evento si è sviluppato alle 17.30, a Senigallia alle 17.45).
Il mare invade la spiaggia a Falconara
Il post "tempesta"
L'unica certezza è che tutto si è verificato senza preavviso, come accaduto 24 ore prima con la maxi grandinata (con chicchi grossi come palline da golf) che ha devastato parte della Valcesano. Dopo 20 minuti era tutto finito, o quasi.
Il fuggi-fuggi dalla spiaggia
In breve tempo si è scatenato il fuggi-fuggi, anche perché nessuno aveva ben chiaro cosa stesse accadendo e, soprattutto, che evoluzione potesse esserci di lì a poco. Il vento, fortissimo, è stato avvertito anche nel primo entroterra pesarese. Probabile, ma a riguardo non ci sono ancora conferme, che si sia sviluppata una tromba d'aria in mare, a largo di Pesaro, e quello che è arrivato sulla costa sia stato - per fortuna - solo la sua coda finale.
Pesaro, viale Trieste (tratto da Fb di Lucio Nicolini)
Una possibile spiegazione
Sulla pagina Facebook "Protezione Civile Marche" (pagina non ufficiale) è stata fornita una spiegazione: «Questo pomeriggio sul litorale da Pesaro ad Ancona si sono avute delle onde anomale che hanno invaso la spiaggia fin quasi a sommergere le prime file di alcuni stabilimenti balneari e scogli frangiflutti. Le onde sono state accompagnate da improvvise raffiche di vento forte che in alcuni casi hanno fatto volare via ombrelloni e altri oggetti.
Qualcuno ha addirittura pensato a un onda di maremoto. In realtà la causa di questo evento è stato il grosso nucleo temporalesco che, dopo aver seminato devastazione e feriti con numerosi eventi di grandine grossa, in Lombardia, Veneto e Emilia nel suo percorso ha fortunatamente imboccato una direttrice centrale sull'Adriatico scendendo lentamente in direzione Sud-Est e senza fare altri danni».
Ondate di calore: allerta fino al 24 luglio
Per tutte le principali città marchigiane rimane confermata su un livello di pericolo (LPP) di livello ROSSO fino a tutto lunedì 24 luglio. Permangono quindi le condizioni forte disagio già presenti che vanno affrontate con cautela riducendo, per quanto possibile, l'esposizione al rischio di colpi di calore.
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