La scuola Collodi di Porto Sant'Elpidio non riaprirà a gennaio: gli alunni saranno trasferiti alla Pennesi

La scuola Collodi di Porto Sant'Elpidio non riaprirà a gennaio: gli alunni saranno trasferiti alla Pennesi
La scuola Collodi di Porto Sant'Elpidio non riaprirà a gennaio: gli alunni saranno trasferiti alla Pennesi
di Sonia Amaolo
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Venerdì 29 Dicembre 2023, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 11:30

PORTO SANT’ELPIDIO La scuola Collodi non riapre a gennaio, il sopralluogo di una settimana fa avrebbe fatto emergere problemi strutturali e sarebbero necessarie altre verifiche, 100 bambini di 5 classi dovranno traslocale alla Pennesi in centro. Ieri pomeriggio a Villa Maroni l’amministrazione ha incontrato i genitori, ai quali era arrivata il giorno prima una stringata nota della dirigente per invitarli a partecipare e ieri mattina un’altra nota esortava a dare massima diffusione all’informativa.

Le preoccupazioni

Mamme e papà sono sul piede di guerra perché non si spiegano il perché di una riunione convocata all’ultimo minuto.

Come mai si è fatta passare una settimana dal sopralluogo? Questi genitori vogliono andare in fondo alla storia e capire cos’è successo di recente da rendere necessario il trasferimento delle classi in altro istituto. Fino a ieri si diceva che la scuola era sicura, come mai adesso è pericolosa? I bambini fino a ieri erano in pericolo? Queste domande si pongono le famiglie che chiedono di gestire la situazione con tutti i crismi dell’emergenza.

L’impegno

Il sindaco Massimiliano Ciarpella fa sapere che «da quando ci siamo insediati, abbiamo posto la più alta attenzione possibile alla sicurezza dei plessi scolastici, disponendo accurate verifiche delle strutture. Tra gli immobili in questione particolare attenzione è stata, da subito, dedicata alla scuola Collodi del quartiere Corva, edificio che presentava note criticità da diversi anni e dove si registrava preoccupazione tra le famiglie ed il personale scolastico. L’ultimo sopralluogo effettuato dall’ufficio tecnico comunale, il 22 dicembre scorso, ha evidenziato la necessità di esperire più approfonditi accertamenti tecnici ed interventi strutturali, stante la progressiva diminuzione delle condizioni di sicurezza dell’immobile che non consentono lo svolgimento dell’ordinaria attività didattica all’interno del plesso. Non esiste margine di rischio ammissibile quando si parla di scuole e bambini – continua il sindaco – dobbiamo intervenire subito e, dopo un incontro con la dirigente e la responsabile del plesso, abbiamo condiviso di convocare le famiglie per renderle edotte della situazione ed avviare nel più breve tempo possibile le procedure per ricollocare le classi in altra struttura, cercando di ridurre al minimo i disagi. Il servizio mensa ed il trasporto scolastico saranno comunque regolarmente garantiti a tutti gli utenti che ne faranno richiesta».

Fino a ieri «il 90% dei genitori non immaginava neanche quello che sta accadendo – confida preoccupata una mamma – una cosa certa: si è imboccata una strada di non ritorno. Voglio sapere chi è il responsabile e quale evento straordinario c’è stato da un mese a questa parte per mutare la situazione dall’ultima verifica». Che la Collodi abbia problemi strutturali è innegabile ma finora si tirava avanti con piccoli interventi, in attesa di demolire. Cosa è cambiato?

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