Movida molesta, balneari costretti a pagare per la vigilanza: «Ma almeno multate i ragazzini terribili»

Porto San Giorgio, movida molesta, balneari costretti a pagare per la vigilanza: «Ma almeno multate i ragazzini terribili»
Porto San Giorgio, movida molesta, balneari costretti a pagare per la vigilanza: «Ma almeno multate i ragazzini terribili»
di Franscea Pasquali
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Mercoledì 22 Luglio 2020, 10:03

PORTO SAN GIORGIO - Soddisfatti a metà i balneari di Porto San Giorgio. Nell’incontro in Prefettura dell’altro ieri hanno incassato l’ok al giro di vite sui controlli notturni. Ma dovranno anche mettere mano al portafoglio, se vorranno proteggersi dai vandali del sabato sera, e ricorrere alla vigilanza privata. Oltre al prefetto, al summit c’erano il sindaco Nicola Loira, il presidente dei balneari di Confcommercio Carlo Iommi e i rappresentanti delle forze dell’ordine.

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Non che si aspettassero chissà che, i balneari, ma all’idea di sborsare altri soldi per la sicurezza delle spiagge non fanno i salti di gioia. «La stagione è difficile. I turisti sono diminuiti – spiega Iommi – e le spese per adeguarsi alle regole anti-Covid aumentate. Nella zona centro, ormai tutti hanno messo un guardiano notturno e adesso dovremmo pagare anche una guardia privata. I soldi non li troviamo sotto l’ombrellone. Lì ci troviamo i danni». Quelli che, ogni fine settimana, si lasciano dietro le orde di ragazzini ubriachi.
 
Una situazione non più tollerabile che, oltre agli chalet, danneggia l’immagine della città. Ogni sabato notte la scena si ripeta. «Sembra quasi che si diano appuntamento», scherza qualcuno. Ma c’è poco ridere. I balneari sono esasperati. Chiedono più controlli e pattuglie a piedi. Alla vista delle volanti – il ragionamento – i vandali si dileguano, per ricomparire subito dopo. «A che servono?», si chiedono titolari degli stabilimenti. 
Questione di soldi
Ma, almeno su quel fronte, sembra che poco cambierà. Se vorranno stare tranquilli, o almeno provarci, i balneari dovranno mettersi le mani in tasca e pagare qualcuno che tenga d’occhio le spiagge di notte. Il Comune dice che darà una mano, ma per loro è solo uno zuccherino. «Con duemila euro, ci paghiamo a malapena l’Iva», protesta Iommi. «Ho chiesto un preventivo – prosegue – ed è venuto fuori che dovrei pagare più di 13mila euro, per i fine settimana da qui a metà agosto». I residenti del centro non se la passano meglio, tenuti svegli fino all’alba da risse e scorribande. Come i balneari, anche loro chiedono multe esemplari per questi ragazzini terribili. Che, se li rimproveri, ti rispondono male e non si fanno tanti problemi ad alzare le mani, per poi filmare coi telefonini le reazioni dei malcapitati. 
Le multe
«Visto che i genitori non fanno che giustificare i figli – incalza il presidente dei balneari – l’unica possibilità è toccargli il portafoglio. Se ci sono schiamazzi notturni, che vengano multati. Se stanno in spiaggia dopo le 23, che vengano multati». Intanto, Loira ha firmato l’ordinanza che vieta di vendere alcolici ai minorenni. Per i trasgressori, la multa è di 300 euro. Perché, se è vero che ci sono locali che, pur di far cadere qualche soldo in più in cassa, non stanno certo a chiedere l’età a chi riempie il carrello di bottiglie, è pure vero che, spesso, i ragazzini arrivano sulla costa già “carichi”, col rifornimento fatto in negozi e supermercati.

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