Il sindaco Ciarapica: «Civitanova è viva, altre città no. Puntiamo sulla movida sicura»

Il sindaco Ciarapica: «Civitanova è viva, altre città no. Puntiamo sulla movida sicura»
Il sindaco Ciarapica: «Civitanova è viva, altre città no. Puntiamo sulla movida sicura»
di Emanuele Pagnanini
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Venerdì 29 Dicembre 2023, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 11:24

CIVITANOVA Disposto ad accogliere suggerimenti, intensificare controlli e predisporre atti ma anche convinto che la soluzione non sia far chiudere o spostare i locali. Il sindaco Fabrizio Ciarapica punta ancora sullo sforzo di coniugare «la crescita e l’attrattività della città con i diritti dei cittadini». E rivendica i risultati fin qui ottenuti.

La posizione

«Pensiamo alla situazione che si era creata nel Borgo marinaro – dice Ciarapica –.

Con pazienza e con provvedimenti ad hoc, ora non ci sono più problemi. La gente è rinata e non ricevo più nessuna segnalazione. Parliamo di centinaia di giovani che si riunivano per le vie del borgo causando notevoli problemi. E non c’erano locali in zona. Giovani che continuano a venire in città ma, grazie all’ordinanza, alla presenza della polizia locale, ai controlli delle altre forze dell’ordine, pian piano schiamazzi e risse sono scomparse con i ragazzi che non creano più quegli assembramenti imponenti. E c’è stato anche tanto buon senso da parte degli agenti ma anche dei residenti».

Nella zona Sud del borgo, quella dietro la chiesa di San Pietro dove insiste il Donoma, secondo i residenti invece la situazione è peggiorata. Sicuramente le festività, con l’aumento delle giornate di apertura rispetto alle due sere a settimana ordinarie, hanno acuito le problematiche.

«L’amministrazione comunale ha fatto tanto e continuerà ad impegnarsi. L’obiettivo, però, è quello di fare in modo di mitigare i disagi e garantire il diritto al riposo dei residenti. Chiaramente vanno punite ed eradicate situazioni che comportano reati. Tuttavia la presenza in città di migliaia di giovani nel fine settimana qualche criticità la crea. Non mi riferisco solo ai vari locali, ma al fatto che Civitanova continui ad essere punto di riferimento per il tempo libero e il divertimento. Guardiamoci intorno: ci sono centri che si stanno spopolando con commercianti che chiudono e che si lamentano per il fatto che in giro non c’è nessuno durante le feste. Questo non significa che sono tollerati atti vandalici e schiamazzi. Assolutamente no. Ma non mi sento di buttare la croce sul Donoma o sulle altre discoteche della città».

L’impegno

Il sindaco elenca quanto fatto per la sicurezza: chiusura di via Mazzini e degli altri vicoli intorno al Donoma, servizio notturno della polizia locale, continui passaggi delle altre pattuglie delle Fdo, videosorveglianza, migliore illuminazione, accordi con la proprietà. «Bisogna dar atto alla gestione che ha fatto molto di più di quanto è di propria competenza per il controllo all’esterno del locale. Si può fare di più e meglio? Questo vale per tutto. Il prefetto è a conoscenza della situazione, anche per l’esposto dei residenti, e siamo disposti a fare ciò che ci chiede. Ma il fine non deve essere svuotare il centro e bloccare investimenti e crescita economica con tutte le attività legate al flusso di gente che c’è».

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