Gli sviluppi
Il Marina di Porto San Giorgio, che gestisce il porto turistico, ha ricevuto il decreto di decadenza lo scorso 27 maggio e si è rivolto al Tar delle Marche opponendosi a quella che definisce una decisione «ingiusta e illegittima. Il Comune nel riconteggio dei canoni demaniali non ha voluto considerare quanto stabilito dalle più recenti disposizioni legislative e dalle maggioritarie pronunce del giudice amministrativo e costituzionale. Principi di legge opposti confermati anche dalle tre sentenze del Consiglio di Stato che hanno dato ragione proprio al Marina. Non solo: il mancato accordo sui canoni demaniali impedisce al momento il rilascio della fideiussione richiesta e che due primarie compagnie assicurative sono pronte a rilasciare a favore del Marina.
Il Cda
Un’azione dovuta, secondo quanto sostenuto dal Consiglio di amministrazione del Marina, a fronte delle più recenti chiusure ad ogni possibile approfondimento e dialogo espresso dagli uffici comunali. «In ogni caso - la chiosa - la società rimane disponibile ad un confronto con il Comune e l’Agenzia del Demanio in quanto conferma la propria volontà di completare i lavori di riqualificazione del porto, adempiendo agli oneri concessori. Il porto infatti rimane una risorsa fondamentale per lo sviluppo del territorio e della regione e la aocietà è pronta ad assolvere ai propri impegni».