PORTO SAN GIORGIO - Luxury, gli inquirenti cercano conferme alla pista del dolo. Visionate le immagini delle telecamere, ma prima di sbilanciarsi la polizia attende la relazione dei vigili del fuoco. Intanto sono state dichiarate inagibili anche le attività commerciali limitrofe. Ieri mattina, i titolari delle attività erano fuori dalle porte dei loro locali, situati al piano sottostante alla discoteca, distrutta dal rogo.
Andrea Rogante, ha dichiarato rassegnato: «Noi eravamo pronti a rimetterci a lavorare e a ripulire i nostri locali dall’acqua filtrata dagli idranti serviti a spegnere l’incendio, ma ci hanno detto che non possiamo entrare».
Il provvedimento
In seguito, i titolari dei locali inagibili, dovranno incaricare un tecnico che sblocchi la situazione che al momento non è così semplice. «Io ho la manovia - ha spiegato Iommi - con un ordine di scarpe da ballo pronte da spedire in Francia entro la prossima settimana. Abbiamo delle scadenze da rispettare ma già da ora non vedo la possibilità di riuscire a rispettare le consegne. Con l’acqua nei locali, non possiamo iniziare a lavorare». Con il rogo, si sono create delle crepe nel solaio da dove scende l’acqua, servita a spegnere fiamme di forte intensità, ci sono volute infatti dalle 6 alle 7 camionette di acqua.
Nella mattina di ieri, sul posto è arrivato anche l’assicuratore della discoteca assieme al perito, i quali hanno consigliato ai titolari dei locali resi inagibili di iniziare a contattare a loro volta le assicurazioni per gli eventuali risarcimenti. Quello che appare evidente è che i locali non saranno disponibili in tempi brevi, quindi i titolari dovranno trovare altre sedi in cui poter lavorare. Ci vorranno tutti i tempi tecnici del caso, considerato che il primo spazio al momento inagibile e sotto sequestro è la discoteca, nella quale il perito potrà accedere solo dopo istanza di dissequestro. Il rogo è partito dal retro della discoteca e i vicini hanno dato l’allarme dopo aver sentito uno scoppio all’interno del locale. Tra l’altro alla fine di settembre un incendio sicuramente doloso aveva interessato anche il Ciao Ciao di Corridonia, che ha riaperto alla fine del mese scorso.