PORTO SAN GIORGIO - Continua l’allarme lupi. Un altro episodio si è verificato nella notte fra martedì e mercoledì e fa riaccendere i timori tra agricoltori e proprietari di animali. Attaccato un asino nel cortile di un contadino in contrada Vallescura.
L’animale si trovava all’interno del suo recinto quando è stato braccato dai lupi e ha iniziato a ragliare tanto che il padrone l’ha sentito edha pensato d’intervenire mettendo in accensione il trattore.
Il rumore
Sentendo il rumore i lupi devono essersi spaventati e sono scappati via, scongiurando il peggio.
I controlli
Pare inoltre che la Forestale sia l’unica in grado di gestire il problema. Ma non è così inspiegabile la presenza di questi esemplari in zona che, contrariamente a qualche decennio fa, quando erano a rischio di estinzione, essendosi riprodotti saranno sempre più numerosi. Attualmente, i responsabili degli assalti agli animali avvenuti nelle campagne locali, potrebbero essere almeno 5 lupi. «Sono stati fotografati e visti - dice Artico -: di recente un uomo che se ne stava in campagna a Monterubbiano con il suo cane, ha visto uscire un lupo da un campo di girasoli. Anche una passeggiata potrebbe essere pericolosa. Sono qui intorno. Temo che arrivino fin sotto la comunità neocatecumenale, invito chi arriva in comunità a non portare i cani sapendo che i lupi sono qui intorno».
I numeri
Dal censimento effettuato dalla Federcaccia, ci sarebbero 6 lupi nella riserva di Rapagnano, 2 sono stati avvistati a Montappone, 5 a Monterubbiano, uno nel territorio di Carassai e 3 fra Altidona e Lapedona. «È una razza che si riproduce anche una volta all’anno, fra un po’ avremo più lupi che selvaggina. Serve un provvedimento statale. Meglio stare attenti fino alla terza domenica di settembre; il 18 settembre, quando aprirà la caccia stanziale, potremo girare per le campagne con i cani e forse i fucili serviranno a spaventare i lupi».
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