Danni alle auto, cani avvelenati
I cacciatori sono stanchi e denunciano

Danni alle auto, cani avvelenati I cacciatori sono stanchi e denunciano
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Martedì 28 Ottobre 2014, 22:10 - Ultimo aggiornamento: 29 Ottobre, 06:45
FERMO - Tagliate le gomme alle auto, cani avvelenati, chiodi posizionati nei passaggi chiave delle strade di campagna. E' come una guerra. Sei auto rese inutilizzabili, tutte e ventiquattro le gomme tagliate; chiodi a tre punte fissati saldamente a terra nei passaggi delle stradine di collina; cani avvelenati. E’ il bollettino di una guerra totale e senza confini. Gli episodi raccontati, e dalle testimonianze sono solo gli ultimi di una lunga serie, riguardano la zona di Amandola, l’alto maceratese, Rapagnano. Ora quindi i cacciatori dicono basta. “Non si può andare avanti così, prenderemo provvedimenti”. Diffidati sindaci, agricoltori e pure i colleghi dei luoghi visitati che magari non gradiscono la presenza.

A lanciare il grido di allarme perché ormai la situazione è diventata insostenibile e degenerata completamente è addirittura il presidente interprovinciale di Federcaccia, per le province di Ascoli Piceno e Fermo, Stefano Artico.

Già abbiamo fatto le dovute denunce a polizia e carabinieri, abbiamo segnalato i fatti anche alla forestale e saremo costretti a prendere anche ulteriori provvedimenti.

Infatti Federcaccia di Ascoli e Fermo annuncia che si costituirà parte civile contro i responsabili dei questi gesti che a questo punto, qualora venissero individuati, dovranno non solo ripagare tutti i danni materiali provocati ma anche aggiungerci qualcosina sopra.

Insomma a questo punto i cacciatori dicono che è guerra aperta ma non solo... perché non si va più a caccia tranquilli, si teme per i propri animali, cani che diventano un tutt’uno con i loro padroni, molti dei quali sono costati pure cari, costa pure caro mantenerli ogni giorno in termini di tempo e di denaro, e sono indifesi di fronte ai maledetti bocconi avvelenati lasciati appositamente negli anfratti e luoghi comunemente di caccia e di passaggio.

Gli ultimi episodi, dicevamo sono tre e tutti di inaudita gravità. Nella campagne di Rapagnano un cacciatore ha visto morire sotto i suoi occhi il suo cane, uno stupendo setter inglese di 3 anni, dopo che aveva ingerito un boccone avvelenato lasciato dal criminale di turno tra i sentieri e dove circola maggiormente la selvaggina.

A località Garulla di Amandola invece sono state sventrate tutte le gomme di sei auto di cacciatori. Al loro ritorno le hanno trovate a terra. Un danno di diverse migliaia di euro oltre ai disagi per riportare i mezzi a casa solo molte ore dopo.

Una settimana fa invece a Montecavallo in provincia di Macerata l’auto condotta da alcuni cacciatori lungo un sentiero che sale alla montagna è rimasta letteralmente (è proprio il caso di dirlo) inchiodata a terra, fermata da chiodi a tre punte saldati sul terreno. Siamo ormai a gesti delinquenziali.



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