Il cantiere frena il turismo: la Ciip finisce sotto accusa. Ecco gli interventi di Iommi e Senzacqua

Il cantiere frena il turismo: la Ciip finisce sotto accusa. Ecco gli interventi di Iommi e Senzacqua
Il cantiere frena il turismo: la Ciip finisce sotto accusa. Ecco gli interventi di Iommi e Senzacqua
di Serena Murri
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Sabato 2 Aprile 2022, 07:00

PORTO SAN GIORGIO  - Categorie sul piede di guerra. Il cantiere del Ciip in centro ha scatenato le polemiche dei balneari, in un periodo che per loro coincide con la Pasqua e l’apertura della stagione.

«Il sindacato dei balneari che rappresento - ha fatto presente Carlo Iommi, presidente balneari Confcommercio Marche Centrali - è dispiaciuto di vedere nel mese che rappresenta l’apertura della stagione estiva -con la Pasqua e la Festa di San Giorgio- la zona centrale è completamente off limits per il lavori sul lungomare. Lo temevamo fin da quando sono iniziati i lavori. Ci era stato detto che sarebbe finito tutto nei tempi, addirittura insieme alla pista, ma non è così». 

La categoria è preoccupata. «I clienti come possono arrivare agli chalet - ha ricordato Iommi -? E i fornitori, che sono costretti a fare il giro dell’oca e a fare 200 metri di strada per evitare il cantiere e arrivare agli chalet? Ai turisti in arrivo cosa mostriamo, un cantiere aperto? È un pesce d’aprile.

Come al solito l’Amministrazione è riuscita a distruggere l’economia sangiorgese in questo modo. Gli è rimasto un mese ma ormai i danni sono fatti».Sono amareggiati e preoccupati.

«Dovevano sapere -ha rimarcato Iommi- che un cantiere sul lungomare avrebbe creato questo tipo di problematiche, è un dedalo di tubi e cavi. Così noi operatori del settore perdiamo tempo. È un cantiere a cielo aperto. Le attività non possono nemmeno aprire, già non si trovava personale, così non possono nemmeno assumere. Se l’attività non è aperta è impossibile che lo faccia in queste condizioni. Non è possibile che l’amministrazione abbia dato l’autorizzazione ai lavori. Se non ci sono le tempistiche, l’autorizzazione non andava data. La gente deve mangiare. Già abbiamo le concessioni da pagare. Adesso ci mancava questa spada di damocle della Bolkestein. Così non si riesce a fare il paio a fine mese. Dieci anni di mortorio, ora in due mesi pretendono di ribaltare la città».


Anche la politica è intervenuta sul caso, il consigliere della Lega Fabio Senzacqua ha inviato un’interpellanza consiliare con la quale vuole sapere: «Quali sono i tempi tecnici dei lavori alla corsia ciclabile? Quanti posti auto andrà a perdere il lungomare con questo intervento? È stato previsto un piano di ricollocamento di possibilità di parcheggio? Come sarà la nuova viabilità? I balneari e le altre attività turistiche, sono state chiamate a dare un loro parere? Quando partiranno i lavori del rifacimento generale del lungomare, che fine farà questa corsia ciclabile?». Senzacqua ha inoltre sottolineato che «gli interventi non devono compromettere, rallentare o diminuire la possibilità di svolgere al meglio le attività turistico ricettive che si trovano sul lungomare. A distanza di 10 anni di imbarazzante immobilità di questa amministrazione, mai si è intervenuti seriamente con la sistemazione del lungomare recando comunque danno agli operatori turistici e al comune di Porto San Giorgio».

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