Ascoli, laser scanner e georadar in azione: mappa delle tubazioni per stanare le perdite senza dover scavare

L’obiettivo della Ciip è avere un quadro aggiornato delle reti idrica e fognaria

VIA TRIESTE LAVORI 2 STRALCIO - VIA TRIESTE LAVORI 2 STRALCIO
VIA TRIESTE LAVORI 2 STRALCIO - VIA TRIESTE LAVORI 2 STRALCIO
di Luca Marcolini
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Sabato 23 Marzo 2024, 02:20 - Ultimo aggiornamento: 11:19

ASCOLI Laser scanner, georadar e altri strumenti ad alta tecnologica per portare allo scoperto, senza scavi e con la realizzazione di una mappa completa, aggiornata e accertata di rete idrica e rete fognaria di tutta la città, per combattere le dispersioni fino all’ultima goccia e risolvere i problemi (rotture e altre criticità) in maniera mirata e più efficace. L’obiettivo della Ciip, con un percorso già avviato in alcune zone tra cui anche il riqualificato corso Trieste, è avere finalmente una mappatura puntuale e realistica della situazione dei sottoservizi, tra condutture idriche e fognature, indispensabile per poter migliorare la situazione con le metodologie più innovative, battendo a tappeto tutte le strade comunali.  Un modo per sconfiggere gradualmente o, perlomeno tamponare adeguatamente, il fenomeno delle perdite d’acqua che ad Ascoli, secondo il report di Cittadinanzattiva con riferimento all’anno 2020 è del 24,8% (in linea con il dato provinciale, del 24,2%). E adesso, proprio per consentire i lavori di monitoraggio tecnologicamente avanzato delle reti di servizio in tutta la città, operando ovviamente zona per zona, l’Arengo ha emanato una nuova ordinanza che prevede modifiche alla viabilità e alla sosta.

La mappa sotterranea

Dopo alcuni primi interventi, come quello su corso Trieste, adesso la strategia delle Ciip per guardare verso il futuro è quella di creare una mappa fedele e utilissima delle reti idriche e fognarie nel capoluogo piceno (finora basata sulle esperienze e sui rilievi concreti in coincidenza con dei lavori). Il tutto senza scavare e, quindi, manomettere la sede stradale, per dichiarare guerra a tutto campo alle perdite di condutture idriche e fognarie. Un intervento complesso che riguarderà, in maniera programmata, tutti i 59 Comuni che fanno parte della società che gestisce il servizio idrico e che, finanziato con i fondi post sisma per 14,6 milioni di euro, consentirà di facilitare ogni intervento necessario per sistemare la situazione attuale.

Reti ai raggi x

Con la specifica ordinanza del Comune per definire le modalità di rimodulazione di viabilità e sosta nelle varie zone man mano interessate, si entra nel vivo dei lavori di rilevazione, da parte della società incaricata, per l’individuazione e il controllo delle condutture sia idriche che fognarie sotto le vie e strade comunali mediante l’impiego di un’apposita attrezzatura (laser scanner, georadar ed altro) senza effettuare alcuna manomissione del piano stradale.

Per l’esecuzione di questi interventi nelle varie zone cittadine, si procederà, dunque, con la riserva di spazio per le operazioni di cantiere sui lati delle vie dove è presente l’offerta di sosta (quindi con divieti temporanei) e contestualmente regolare la viabilità ricorrendo, dove necessario, al transito alternato dei veicoli. Il tutto avverrà attraverso la realizzazione di un cantiere mobile che, come detto, si sposterà lungo le varie zone della città.

Le dispersioni

Uno dei principali obiettivi di questo consistente intervento di mappatura altamente tecnologica è l’individuazione delle condutture anche al fine di intervenire per eventuali perdite – anche causate o aggravate dagli effetti del sisma - che, di questi tempi, incidono ancor di più sul servizio idrico proprio per la grave crisi idrica attuale. Perdite che, come detto, ad Ascoli città – secondo il dato di Cittadinanzattiva relativo al 2020 – si attestano sul 24,8% (24,2% a livello provinciale), al pari di Fermo città e a fronte del 9,8% di Macerata città, 31,3% di Ancona e del 40,6% di Pesaro.

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