Benfaremo, il mago delle cellule staminali. Ponzano premia il giovane medico che strabilia con le sue ricerche

Benfaremo, il mago delle cellule staminali. Ponzano premia il giovane medico che strabilia con le sue ricerche
Benfaremo, il mago delle cellule staminali. Ponzano premia il giovane medico che strabilia con le sue ricerche
di Marina Vita
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Domenica 13 Novembre 2022, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 11:34

PONZANO DI FERMO - Il dottor Devis Benfaremo, 35enne di Ponzano di Fermo, è a capo di uno studio di ricerca portato avanti da oltre un quinquennio nella clinica universitaria di Torrette di Ancona in cui opera, che è stato scelto dalla Simi (Società Italiana di medicina interna). Uno dei soli 4 progetti scelti in tutta Italia.


Il progetto
«Il progetto premiato consiste nella somministrazione di cellule staminali provenienti dal cordone ombelicale a pazienti con malattia rara denominata sclerosistemica che spesso porta fibrosi della pelle e polmoni - spiega sinteticamente il ricercatore -.

In studi preclinici sui topi, queste cellule hanno dimostrato un effetto antiinfiammatorio e antifibrotico molto pronunciato, soprattutto a livello del polmone. Con i dovuti finanziamenti, il passo successivo sarà la sperimentazione sull’uomo. Fino ad ora ci sono studi in altre parti del mondo (come Giappone e Stati Uniti) basati però su cellule staminali provenienti dal midollo osseo. Ma quelle da cordone sono più facilmente accessibili, quindi se dimostriamo che sono efficaci sarebbe una rivoluzione scientifica. Questa malattia viene genericamente curata con immunosoppressori, non ci sono farmaci registrati, a parte uno uscito di recente ma con efficacia limitata».

Avendo un concittadino così illustre, il Comune ha voluto creare un evento e consegnargli una targa al merito. Lo ha fatto il sindaco Ezio Iacopini affiancato dal presidente regionale Francesco Acquaroli, dal senatore Elena Leonardi e dal vicepresidente della Provincia Paolo Calcinaro. Presenti anche il consigliere Andrea Putzu e il vicesindaco Diego Mandolesi. «Siamo orgogliosi di rendere merito al nostro concittadino per il prezioso lavoro. Di solito - ha rimarcato il primo cittadino nel corso del suo intervento e la scelta del premio - si tagliano nastri per nuove opere in mattoni, oggi festeggiamo un traguardo che riguarda l’umanità intera. E siccome un tale valore va ben oltre la nostra targa, lancio un appello che spero sia colto: riconoscere a questo dottore il titolo di Marchigiano dell’anno».


L’impegno
Complimenti e soddisfazione per un cervello che ha scelto di restare ad operare nelle Marche anche da Acquaroli che si è detto felice di partecipare nonostante i complessi impegni che lo chiamano su altri fronti. Non ultima la riunione del Cor per fronteggiare l’emergenza terremoto.

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