Morte dell'anziana, la badante kazaka
ora cambia versione e resta in carcere

Morte dell'anziana, la badante kazaka ora cambia versione e resta in carcere
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Giovedì 22 Maggio 2014, 21:00 - Ultimo aggiornamento: 24 Maggio, 17:08
MONTE URANO - Ha cambiato versione, l'anziana che doveva assistere morta cadendo e la badante resta in carcere. Resta in carcere Tetiana Pivnjk, la bandante kazaka di 54 anni, in stato di fermo per omicidio e resistenza a pubblico ufficiale dopo che l'anziana a cui prestava assistenza, Giovanna Calcinari, di 94 annni, è stata trovata morta in casa a Monte Urano con una ferita alla tempia.

Il gip del Tribunale di Fermo ha convalidato l'arresto della donna, che oggi ha cambiato versione rispetto a quella fornita due notti fa ai carabinieri, quando avrebbe raccontato di un gesto autolesionistico della Calcinari con delle forbici. Al magistrato ha parlato oggi invece di una caduta della novantaquattrenne. Un racconto che potrebbe coincidere con i primi esiti dell'autopsia: l'esame condotto dal medico legale Alessia Romanelli ha escluso che la ferita alla tempia - non si sa ancora se sia stata mortale - sia stata provocata da un'arma da taglio.



Varie le ipotesi ancora in piedi, compresa quelle di una caduta del tutto accidentale oppure di un eventuale difetto di vigilanza. Pivnjk aveva chiesto aiuto ad una vicina, che ha chiamato il 118, i sanitari a loro volta hanno chiamato i carabinieri, accolti dalla badante a calci e pugni: in casa c'era una valigia già pronta con dentro anche abiti sporchi di sangue.

E mentre il mistero che aspetta di essere svelato. Il centro calzaturiero ora si divide tra colpevolisti e innocentisti su Tetiana Pivnjc, 54 anni, kazaka, badante giorno e notte di Giovanna Calcinari, 94 anni, trovata morta per cause accidentali all'interno della sua camera.



Gli elementi importanti per arrivare alla svolta del giallo sono stati cercati sul corpo della anziana monturanese che ieri mattina è stato sottoposto all'esame autoptico. Altri elementi sarebbero già emersi dai rilievi effettuati dai carabinieri e dal reparto speciale dei Ris. L'abitazione di via Dante Alighieri è stata messa a soqquadro dagli inquirenti. Tutto è stato repertato e secretato tant'è che l'appartamento è ancora inaccessibile a chiunque, familiari compresi. Secondo le ricostruzioni e le testimonianze raccolte dai vicini, già verso le 20.30-21 di martedì sera, la badante kazaka aveva suonato il campanello della vicina, per chiederle aiuto, probabilmente un cerotto.

Se venisse accertato che il decesso della donna risale all'incirca verso le 21, sicuramente la badante verrà accusata di omissione di soccorso, visto che l'allarme e il successivo arrivo dei sanitari e dei carabinieri è stato dato verso la mezzanotte. E poi quel profondo taglio alla tempia: non sono state delle forbici dicono i medici, ma la badante aveva già cambiato versione
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