Violenza sulle donne, c’è una nuova intesa: Fermo, più spazio alle scuole

Violenza sulle donne, c’è una nuova intesa: Fermo, più spazio alle scuole
Violenza sulle donne, c’è una nuova intesa: Fermo, più spazio alle scuole
di Chiara Morini
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Martedì 19 Dicembre 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 13:29

FERMO Un rinnovato protocollo di intesa per la rete territoriale antiviolenza, è stato firmato ieri, in Prefettura, dal prefetto Michele Rocchegiani, dagli ambiti territoriali XIX, XX e XIV, dalla Provincia di Fermo, dalla Questura e dai comandi provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza, oltre al tessuto associativo della Provincia di Fermo e agli istituti scolastici del territorio. Proprio la presenza delle scuole è una delle novità di questo nuovo protocollo d’intesa, insieme alla creazione di un tavolo operativo accanto al già presente tavolo di coordinamento.

Le scuole

«La presenza degli istituti scolastici – ha esordito il prefetto Rocchegiani – è voluta perché le scuole sono un luogo importante per prevenire gli episodi di violenza.

E la prevenzione aiuta e non poco chi si trova a dover compiere azioni repressive. Le attività di prevenzione non vanno affrontate solo con le forze dell’ordine ma anche con le famiglie e gli istituti scolastici. Essenziale poi anche la previsione di un ristretto tavolo operativo».

Accanto al prefetto c’erano il procuratore della Repubblica di Fermo, Raffaele Iannella, la presidente regionale della commissione Pari Opportunità, Maria Lina Vitturini, il presidente della provincia Michele Ortenzi, i sindaci di Fermo, Paolo Calcinaro e di Porto Sant’Elpidio, Massimiliano Ciarpella e Filippo Stragapede per la Questura, il comandante provinciale dei Carabinieri Gino Domenico Troiani e il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Massimiliano Bolognese. «Le norme ci sono – ha detto il procuratore Iannella – forse sono pure tante. Intendo dire che le misure ci sono, ma quello della violenza contro le donne ormai è un vero e proprio problema sociale. Serve prevenire ed è importante farlo innanzitutto in famiglia, poi con le scuole».

La prevenzione

Di «giornata importantissima» ha parlato Vitturini che aggiunge «sulla carta il protocollo c’era ma con questo nuovo gruppo e con l’inserimento delle scuole si può davvero fare la differenza. Il problema è sociale e per questo noi cerchiamo di coinvolgere i giovani, perché loro sono in grado di “assorbire come spugne” e se riusciamo a fare attività di prevenzione già con loro, è importantissimo, perché sono gli uomini di domani».

Una firma davvero importante, quella fatta dai numerosissimi soggetti intervenuti per aderire al protocollo, come ha riconosciuto il presidente della provincia di Fermo, Michele Ortenzi: «L’azione deve essere basata su prevenzione, protezione e certezza della pena. Importante che ci siano tutti, dall’associazionismo, agli ambiti, alle scuole. Ricordo il dodicenne che, vedendo il padre picchiare la moglie, ha chiamato i carabinieri, e poi, sulla protezione, servono investimenti, per garantire giusta protezione e favorire le denunce».

Accanto alla provincia, la commissione pari opportunità provinciale e quelle comunali. «Le cpo a tutti i livelli – ha commentato il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro – compiono un non facile lavoro di mediazione. Lavorano a fari spenti, con poche risorse, ma appassionatamente; solo dopo tempo si vede il risultato». Prevenzione, dunque, in modo tale da rendere più sicura la vita delle donne. «Importante farla sin dagli Isc – ha detto il sindaco di Porto Sant’Elpidio Ciarpella – per farla sin dall’inizio, ma a tutti i soggetti vorrei anche aggiungere il mondo imprenditoriale».

Fin qui il mondo civile e istituzionale, perché all’incontro erano presenti anche i rappresentanti delle forze dell’ordine. «I social rendono difficile intervenire – ha commentato Stragapede per la Questura – spesso in testi di canzoni trap, diffuse a mezzo social, ci sono considerazioni davvero molto basse delle donne». Non bisogna abbassare la guardia, quindi, che per il comandante dei carabinieri Troiani vuol dire «non diminuire mai gli sforzi, gli episodi di violenza ci sono sempre. É importante intervenire a tutti i livelli, pure fuori dalla scuola». Il tutto, ha concluso il comandante della Guardia di Finanza Bolognese, «lavorando in perfetta sinergia per garantire l’efficacia degli strumenti che abbiamo».

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