FERMO L’Amap, l’Agenzia delle Marche che si occupa di agricoltura e pesca, in campo contro l’espandersi del tarlo asiatico. Un problema che riguarda le province di Fermo, Ancona e Macerata e che nel Fermano conta circa 3mila piante interessate. Il piano è la ripiantumazione di nuovi alberi non attaccabili dall’organismo dopo aver provveduto all’abbattimento e alla distruzione delle piante compromesse.
L’Agenzia ricorda come il tarlo asiatico non comporti alcuna problematica per gli esseri umani.
Durante l’anno ormai al termine sono stati accertati focolai anche in alcune aree di Servigliano e Monte Vidon Corrado. Le piante infestate sono in massima parte in ambiti rurali, al margine di corsi d’acqua e all’interno dei centri abitati. I tecnici hanno provveduto alla delimitazione delle zone attaccate, costituendo poi un’ulteriore area cuscinetto dal raggio di 2 km: le piante maggiormente soggette sono in prevalenza aceri, pioppi, salici, ippocastani e olmi.
Gli obiettivi
Il lavoro consiste anche nell’aggiornare la cittadinanza e le istituzioni, fornire assistenza e la verifica sui tagli effettuati. «Serve - rimarca l’Agenzia - un rapporto continuativo nel tempo da parte di Regione Marche, Amap e amministrazioni comunali nel fornire un'informativa specifica (zone, modalità tagli e cippatura, depositi, piantumazioni) e la programmazione di appositi incontri Nel complesso la Regione ha stanziato fondi per 800mila euro nel biennio 2022/2023 e per 1 milione per il 2024/2025.