Il procuratore: "L'emergenza
è la criminalità economica"

Il procuratore: "L'emergenza è la criminalità economica"
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Giovedì 25 Settembre 2014, 17:40 - Ultimo aggiornamento: 26 Settembre, 17:20
FERMO - Siamo pieni di criminalit economica, che la vera emergenza, sia per il periodo particolare di crisi sia perch le imprese falliscono, per cui aumentano non solo coloro che sono disoccupati ma pure quelli che non sono in cerca di lavoro ma attratti da facili guadagni. Spaccio di droga e prostituzione poi, in certe zone, come a Porto Sant'Elpidio, restano «una piaga» da debellare. In un'intervista all'Ansa, il procuratore capo di Fermo Domenico Seccia traccia un quadro della sicurezza nella provincia di Fermano dopo i ripetuti episodi di violenza legati al controllo del sesso di strada e la maxi operazione antidroga 'Conventus'.



Per indice di reati, osserva, la situazione del territorio «non è emergenziale», ma si assiste a «tentativi di penetrazione della criminalità residuale organizzata da altre regioni, con qualche scheggia di appartenenti a gruppi organizzati perdenti nelle terre di origine, perlopiù dal Centro-Sud Italia (Calabria e Campania in particolare) che cercano di radicarsi qui». «La situazione - dice il procuratore - non è drammatica per quanto concerne ad esempio l'area del calzaturiero, come Montegranaro, ma Porto Sant' Elpidio è 'una piagà su cui stiamo lavorando. I reati connessi all'attività di favoreggiamento della prostituzione attengono a legami con l'Est Europa, mentre per il traffico di stupefacenti sappiamo che qui arriva una certa quantità di droga che però pare essere di passaggio, un servizio transitorio di appoggio, mentre lo smercio avviene recuperando sostanza stupefacente al di fuori dei territori appartenenti al circondario fermano». Seccia parla di «un crinale caratterizzato dalla presenza parzialmente comunitaria ed extracomunitaria in certe attività criminali come lo sfruttamento della prostituzione e le rapine». Un dato che va tuttavia collegato «anche all'insediamento di gruppi che prima erano extracomunitari dell'Est Europa e ora sono comunitari, come pure al fatto che è cresciuto l'insediamento territoriale». «La vera emergenza», sottolinea il procuratore, esperto di 'mafia sommersà, sono i reati economici. Ad una domanda sull'aumento di furti negli stabilimenti calzaturieri Seccia risponde che «ce ne sono anche di grossa intensità economica, ma non sono tantissimi. Molti furti sono simulati». In generale, il Fermano resta un territorio «collaborativo», dove «la fiducia nella giustizia c'è, perchè forse il lavoro che si sta facendo è giudicato soddisfacente», nonostante la cronica carenza di magistrati.



«Abbiamo il 60% di scoperture, e solo 2 figure sulle 5 previste; per fortuna è arrivata una collega in applicazione». Con questi organici si possono affrontare le emergenze, «ma pianificare e progettare attività per combattere presenze di criminalità più intensa è difficile». Seccia rimarca che «l'impiego delle risorse è costante e massiccio. Il territorio si sviluppa in lunghezza, e questo crea disagio perchè controllare cittadine e paesini non è facile». «L'attuale dislocazione dei presidi delle Forze dell'Ordine sul territorio è superata rispetto all'urbanizzazione crescente degli ultimi tempi: forse andrebbe rivista».



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