FERMO - Primo weekend di caldo africano, c’è già voglia di estate dal mare alla montagna anche se è ancora metà maggio. Nelle spiagge ci sono già molti ombrelloni aperti mentre tanti altri stabilimenti, presi in contropiede, si stanno attrezzando in queste ore. C’è dunque molto fermento sul fronte turistico anche perché sarà la prima stagione senza vincoli dopo due anni di sofferenza fra distanziamenti, mascherine e altro ancora.
Segnalati, in alcuni casi, ritocchi alle tariffe sia per la ristorazione che sul fronte degli ombrelloni.
A Lido di Fermo Maria Adele Luzi dello chalet Ondina cerca un pizzaiolo valido, ma in spiaggia è tutto ok: «Ho 4 file di ombrelloni, 18 per fila, prevedo tanta gente». C’è sempre la spina dei parcheggi e, soprattutto, mancano i lavoratori stagionali. Nazario Luzi del Grillo fa notare proprio questo aspetto: «A Fermo ci sono 15 persone con il reddito di cittadinanza che hanno scelto la cucina come lavoro primario - afferma -: ebbene, ho telefonato a tutti ma nessuno è venuto a fare il colloquio, non c’è più interesse a lavorare, tanto c’è il sussidio!».
C’è ottimismo anche all’interno. «A dire il vero abbiamo lavorato più con la pandemia che in passato – dice però Simone Lilla dell’agriturismo Vecchio Gelso a Ortezzano –. Abbiamo investito in pubblicità su Internet, e questi sono i risultati. Quest’anno era partito bene, poi le bollette alle stelle hanno rallentato. Dal 2016 ne abbiamo viste di tutte. Ma l’estate promette bene». A Montelparo Ines Vittori del residence Sinfonie del bosco è al completo: «Abbiamo 7 appartamenti tutti impegnati, i nostri clienti sono del nord Italia ma anche nord Europa, abbiamo dovuto rifiutare parecchie richieste perché siamo pieni».
Ci sono, bisogna dirlo, anche strutture chiuse dopo il terremoto, come il San Lorenzo ad Amandola, e tra Montefalcone, Comunanza, Montefortino e Montemonaco c’è chi venderebbe volentieri la struttura agli inglesi, ma i sindaci ce la stanno mettendo tutta per tenere in piedi il sistema. «Stiamo organizzando iniziative su iniziative - dice Giorgio Grifonelli, sindaco di Montefalcone Appennino - e abbiamo speso 170mila euro per la Torre, per valorizzarla e renderla fruibile con le lampade a led e il nuovo camminamento, oggi e domani siamo impegnati nella regata velica e gli atleti in gara visiteranno il nostro centro storico».
Adolfo Marinangeli, sindaco di Amandola, spiega il sistema per contare i turisti: «Il termometro è la colazione in piazza, è sempre il pienone, e sono tornati gli inglesi, ce ne sono tantissimi». Amandola è lustra in occasione della regata nel vicino lago di San Ruffino: «Ci sarà una marea di gente, con i vigili stiamo predisponendo il piano per l’accoglienza, abbiamo riaperto la Casa del parco in centro storico, sono 25 letti».
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