Fermo, ex mercato coperto, spinta sull’agrifood. Spazio a uffici e aule. Svelati i dettagli del progetto

L'ex mercato coperto
L'ex mercato coperto
di Pierpaolo Pierleoni
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Giovedì 9 Novembre 2023, 04:25 - Ultimo aggiornamento: 12:21

FERMO  - Uno spazio polifunzionale al primo piano, che punti sulla fruizione di prodotti a chilometro zero, un laboratorio che spinga sull’agrifood tech. Attività didattiche al piano intermedio, con aule, laboratori, biblioteca, sala riunioni. Al seminterrato uffici, spazio per le start-up ed anche uno sportello che rimarrà a disposizione dell’Amministrazione comunale.

Sarà così il mercato coperto del futuro, con il piano superiore che, negli obiettivi del Comune e dei gestori, vuole partire prima possibile, mentre le altre attività prenderanno forma nell’arco del 2024. 
Come annunciato nei giorni scorsi, mentre i lavori volgono al termine, sarà l’Its Fermo a farsi carico della struttura, essendosi aggiudicato (era l’unico partecipante), l’avviso per la gestione dell’immobile di piazzale Azzolino.

I lavori del primo lotto, che interessano proprio la parte in passato adibita alla vendita ed una porzione del piano terra, sono pressoché terminati ed hanno visto un investimento da 3,6 milioni di euro. I locali, ampi e luminosi, presto inizieranno ad accogliere le prime attività. 

Secondo lotto


Il secondo lotto, per il seminterrato e la parte restante del piano intermedio, finanziato con i fondi Pnrr per la rigenerazione urbana per 1,3 milioni, prosegue invece, con l’obiettivo di è essere ultimato prima della fine dell’anno prossimo. Il Comune aveva pensato sin dall’inizio ad uno spazio open space nella parte superiore, da sfruttare per eventi, esposizioni ed attività formative, da sfruttare con una programmazione condivisa. Per il seminterrato si auspicavano invece incubatori d’impresa, spazi per il coworking e sportelli al cittadino, puntando in particolare sulla formazione, la promozione delle eccellenze manifatturiere del territorio, i progetti di economia circolare. Idee su carta che si sono sposate perfettamente con la candidatura dell’Its, chiamata ora a dar vita a quegli spazi. «Valorizzare talenti, competenze ed eccellenze del territorio, avere uno spazio fruibile tutto l’anno, garantire la sostenibilità economica»: questi i tre obiettivi che l’Amministrazione ha posto per la riqualificazione dell’immobile inaugurato a metà degli anni ‘50 e da lungo tempo inutilizzato. 
Oltre all’Its, che promuoverà corsi dall’anno 2024/25, altro attore protagonista all’interno dell’immobile sarà la costituenda società FermoTech. Si tratta di un’azienda partecipata dalle università del territorio, insieme ad alcune imprese leader nei rispettivi settori. Si andrà ad insediare in una parte del piano intermedio, quella che rientra nel primo lotto dei lavori in dirittura d’arrivo. 

Il progetto


Il progetto prevede che FermoTech «trasferisca ricercatori e attrezzature avanzate acquistate nell’ambito del progetto di start up co-finanziato con fondi Iti urbani del Comune di Fermo, per offrire soluzioni innovative ad alto tasso tecnologico appositamente studiate per le piccole e medie imprese che necessitano di migliorare la propria produttività e competitività nei rispettivi mercati». Nelle altre stanze del piano intermedio e nel seminterrato ci saranno aule, laboratori e uffici amministrativi per la Fondazione Its – Nuove tecnologie per il Made in Italy. Dall’autunno del prossimo anno si attiveranno corsi biennali in logistica (in collaborazione con Amazon, prossimo a diventare socio della Fondazione) meccatronica, moda-web marketing, artigiano/maestro del Lusso fashion 5.0, agrifood. 


Proprio il segmento dell’agrifood tech sembra destinato ad occupare un ruolo centrale nelle progettualità future del mercato coperto. Il settore è in forte espansione, ormai oltre il 10% delle start up è dedicato all’utilizzo delle tecnologie più avanzate nell’industria agricola ed alimentare. Potrebbe essere una delle leve principali per lanciare la struttura appena riqualificata, che si propone di diventare un attrattore di nuove imprese, investimenti, conoscenze, studenti e professionisti, in grado di innescare anche un nuovo dinamismo nel centro storico di Fermo.

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