Incursione in casa per picchiare l'anziano disabile: si indaga su un conto da saldare

Fermo, incursione in casa per picchiare l'anziano disabile: si indaga su un conto da saldare
Fermo, incursione in casa per picchiare l'anziano disabile: si indaga su un conto da saldare
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 16 Settembre 2020, 10:12

FERMO - Si comincia a fare chiarezza attorno all’aggressione al disabile a Lido Tre Archi di cui abbiamo riferito nell’edizione di ieri. Subito si era parlato di un raid punitivo contro un anziano ricoverato all’ospedale per le percosse lunedì pomeriggio. L’uomo, 76 anni, è stato aggredito dentro casa sua.

Tre marocchini sono entrati nell’appartamento di via La Malfa dove la vittima, sulla sedia a rotelle per una grave patologia, era con la badante romena. Risulta che anche la donna sia stata picchiata, con l’anziano che ha riportato un trauma cranico e ferite in tutto il corpo. Indaga la Questura e siamo nella fase delle testimonianze raccolte ma dai primi riscontri si è capito che tra il settantaseienne e i tre aggressori c’era una vecchia ruggine. All’origine della resa dei conti ci sarebbe un mancato pagamento per lavori di ristrutturazione eseguiti.
 
Risulta che i picchiatori, per eseguire quei lavori, si fossero indebitati prendendo in prestito delle somme. Ora non è dato sapere se il mancato pagamento fosse dipeso da lavori mal eseguiti o da altro, di certo i tempi non sono i migliori per nessuno. Né per chi deve pagare né per chi deve riscuotere. Il disabile e la badante sono stati minacciati e secondo indiscrezioni la storia potrebbe non essere finita qui, ragion per cui Tre Archi è sotto stretta sorveglianza. La violenza si era verificata lunedì alle 14 quando in tre avevano fatto irruzione in casa, scaraventando a terra e prendendo a calci e pugni la vittima designata. Un vicino attirato dalle urla ha allertato il 118 e l’ambulanza ha trasportato d’urgenza il ferito al pronto soccorso.
Mentre la polizia indaga su via La Malfa i carabinieri indagano su via Paleotti, i due fori sulla porta-vetri di un palazzo domenica mattina. Sembravano di proiettile ma sono risultati prodotti da qualcosa di contundente, un piccone probabilmente. Nella nottata tra sabato e domenica i condomini non avevano chiuso occhio per i rumori e la mattina seguente avevano fatto la scoperta e segnalato al 112. Anche in questo caso c’entrerebbe una resa di conti tra gruppi rivali, ma non si è capito se per storie di spaccio o di furti e ricettazione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA