Consumavano i pasti senza pagare il conto: nei guai uno dei 7 scrocconi accusato dai carabinieri di insolvenza fraudolenta

Consumavano i pasti senza pagare il conto: nei guai uno dei 7 scrocconi accusato dai carabinieri di insolvenza fraudolenta
Consumavano i pasti senza pagare il conto: nei guai uno dei 7 scrocconi accusato dai carabinieri di insolvenza fraudolenta
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Mercoledì 27 Ottobre 2021, 08:45

FERMO -  Individuati il falco del bancomat e gli scrocconi del ristorante. Due le persone denunciate dai carabinieri, dopo gli accertamenti eseguiti dalle stazioni di Porto Sant’Elpidio e Porto San Giorgio. Nel primo caso, i militari sono stati interessati da un’anziana derubata della somma appena prelevata.

La donna ha spiegato in caserma di aver notato, mentre eseguiva l’operazione allo sportello di una banca, un uomo alle spalle che sembrava osservarla in maniera sospetta. Forse è stata quella presenza a innervosirla, tanto che la donna, frettolosamente, ha ritirato la tessera bancomat, ma non ha preso le banconote e si è allontanata. Si è accorta poco dopo della svista, ma tornando indietro, il denaro non c’era più. Così si è rivolta alle forze dell’ordine per denunciare il furto. Ai carabinieri è bastato acquisire le immagini della telecamera della banca per rivedere in dettaglio l’accaduto.

Lo stesso uomo notato dall’anziana era rimasto poco distante nel momento del prelievo e, appena la signora si è allontanata, con un rapido gesto ha intascato i 200 euro e si è allontanato. I militari sono riusciti ad identificare il responsabile: si tratta di un 72enne del posto, già noto alle cronache giudiziarie.

Quando i carabinieri lo hanno convocato in caserma, davanti all’evidenza dei fatti non ha potuto far altro che ammettere le sue colpe ed è stato denunciato per furto. Sono dovuti arrivare fino in Piemonte, invece, i colleghi sangiorgesi, per identificare un 44enne che qualche sera fa aveva cenato insieme ad altri 6 amici in un ristorante della costa. Consumato il pasto, il gruppo si è dileguato senza versare il conto. Il titolare si è rivolto all’Arma. Gli inquirenti, forti del contatto telefonico di chi aveva prenotato il tavolo, sono arrivati ad individuare uno dei 7 commensali, ora deferito in Procura per insolvenza fraudolenta. 

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