La Cisl punta su Provincia e sicurezza
"La politica ora dia risposte precise"

La Cisl punta su Provincia e sicurezza "La politica ora dia risposte precise"
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Martedì 3 Marzo 2015, 12:22 - Ultimo aggiornamento: 12:51
FERMO - Provincia e sicurezza, la Cisl Fp lancia le sue domande al mondo della politica alla vigilia di due importanti appuntamenti elettorali. Il segretario provinciale Giuseppe Donati oggi fa domande, le rivolge i protagonisti della prossima sfida elettorale che per Fermo sarà sia regionale che comunale. Domande che secondo le intenzioni di chi le pone preludono risposte e soprattutto chiari impegni da mettere in atto.

"Non più di due settimane fa, il sindaco del comune di Porto San Giorgio, Nicola Loira, parlando della crescente ondata di micro criminalità, esternava la preoccupazione di non avere l’ufficio della Questura nel territorio fermano".

"Se quella del sindaco Loira è una preoccupazione legittima, allora la politica del nostro territorio dovrebbe impegnarsi a salvaguardare e proteggere gli enti che insistono in esso e che comunque, tra mille difficoltà, continuano a fornire importanti servizi ai cittadini".

"La Cisl Fp è stata ed è ancora in prima linea per cercare di presidiare tutta la fase di riconversione della Provincia anche alla luce della proposta di legge regionale che ne individua le funzioni primarie. Tutto il capitolo del personale però resta senza una concreta risposta perché la Regione Marche, al di là del “compitino” della legge non intende investire risorse economiche per garantire il passaggio delle funzioni definite secondarie e del relativo personale ad altri Enti locali. Anche la Regione stessa dovrebbe riprendersi delle funzioni che originariamente erano sue. Non dimentichiamo che in anni non lontani un numero importante di personale passò dalla Regione alle Province proprio sulla scorta del decentramento di funzioni. Ora quelle funzioni dovrebbero ritornare alla Regione con il relativo personale. Il problema rimane le risorse economiche necessarie ad accompagnare la riorganizzazione, che né o Stato né le Regioni, intenderebbero tirare fuori. Da qui il rischio concreto di perdita di servizi e di posto di lavoro per circa un centinaio di dipendenti della provincia di Fermo e circa 200 della provincia di Ascoli Piceno, se parliamo del sud delle Marche".

A questo punto Donati pone le condizioni del sindacato: "Come intendono fare i nostri rappresentanti regionali eletti nel territorio di Fermo e quelli che si propongono ad esserlo, per presidiare tutto questo percorso affinchè le funzioni fondamentali della provincia possano essere garantite con le dovute e necessarie risorse economiche? Come intendono garantire i posti di lavoro di circa 100 dipendenti che non rientrano tra le funzioni fondamentali? Queste sono le domande alle quali dovrebbero dare risposta, con proposte concrete, i candidati alle prossime elezioni per il consiglio regionale e a sindaco del Comune di Fermo".
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