Pioggia di euro per combattere la siccità nel Fermano. Ecco cosa farà la Ciip con 66 milioni

Pioggia di euro per combattere la siccità nel Fermano. Ecco cosa farà la Ciip con 60 milioni. Il lago di Gerosa
Pioggia di euro per combattere la siccità nel Fermano. Ecco cosa farà la Ciip con 60 milioni. Il lago di Gerosa
di Luigi Miozzi
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Venerdì 13 Gennaio 2023, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 13:31

FERMO - Quattro bandi di gara per affidare lavori per oltre 66 milioni di euro, specie sul versante fermano, entro il 2023. Sono quelli pubblicati dalla Ciip (ex consorzio idrico intercomunale del Piceno) per la realizzazione di opere nel territorio fermano e ritenute strategiche per fronteggiare la crisi idrica. Si tratta delle prime opere infrastrutturali che rientrano nell’ambizioso progetto del Grande anello dei Sibillini con l’intenzione di mettere in rete e razionalizzare il sistema idrico del Piceno, del Fermano e del Maceratese. 

Lo si evince dalla relazione previsionale e programmatica per il 2023 predisposta dalla Ciip e consegnata ai sindaci dei comuni soci della società che gestisce il servizio idrico e il ciclo della depurazione nella provincia di Ascoli e in parte di quella di Fermo. Investimenti che hanno risentito anche degli aumenti dei costi delle materie prime che hanno comportato un adeguamento degli importi di ciascun appalto facendo lievitare l’impegno totale a oltre 66 milioni di euro dei quali poco meno della metà saranno finanziati con i fondi del Pnrr. 

I bandi
 

I bandi di gara riguarderanno: l’impianto di sollevamento del Tenna e la realizzazione della linea fino al potabilizzatore di Gerosa per un importo complessivo di circa 19 milioni di euro di cui poco più di 7 messi a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. La scadenza del bando è stata fissata per il prossimo 20 febbraio. Si avrà tempo una settimana in più per partecipare alla gara per la realizzazione la linea che collegherà il potabilizzatore alla condotta di Croce di Casale. Un investimento di 9,8 milioni di euro che verrà finanziato in larga parte (6,6 milioni di euro) con le risorse del Pnrr. Scade, invece, tra un mese, il prossimo 13 febbraio, il bando di gara europea per la realizzazione del potabilizzatore delle acque del lago di Gerosa a Comunanza. Si tratta dell’opera più cospicua che richiederà risorse per oltre 28 milioni di euro coperti in parte con i fondi europei per 12,5 milioni di euro.

Inoltre, sempre nel corso del 2023 verranno affidati i lavori per la realizzazione del potenziamento della linea idrica tra Montelparo e Belmonte Piceno il cui bando di gara scade il prossimo 6 marzo. Il costo previsto dell’investimento è di oltre 9 milioni di euro di cui 6,5 milioni saranno messi a disposizione dal Pnrr. 

Da dove arrivano i soldi
 

A conti fatti, sono 31 i milioni che arriveranno dal fondo del Piano nazionale di ripresa e resilienza ai quali si dovrebbero aggiungere altri 8 milioni che dovrebbero arrivare dal ministero delle infrastrutture dopo che la Ciip, avendo pubblicato i bandi di gara prima della fine dell’anno, ha potuto far richiesta per accedere alle risorse del Fondo per l’avvio di opere indifferibili messo a disposizione per fronteggiare l’aumento dei prezzi. I restanti 26 milioni di euro dovranno essere finanziati con la tariffa in quanto opere previste nel Piano d’Ambito degli investimenti. Essendo, però, opere cofinanziate con il Pnrr, dovranno essere completate entro il 2025. Pertanto, la Ciip per ottenere la liquidità necessaria, dovrà rivolgersi alle banche. Nelle scorse settimane è stata inviata una richiesta di finanziamento alla Bei, la Banca europei degli investimenti che finanzia la realizzazione delle opere pubbliche, per circa 50 milioni euro. 

Il mutuo



Qualora il mutuo dovesse essere accordato, una parte delle risorse serviranno per coprire i costi delle prime quattro opere infrastrutturali del Grande anello dei Sibillini mentre la restante servirà per finanziare i lavori dei primo tratto del Nap, il Nuovo acquedotto del Pescara che dovranno essere completati entro il 2027. La realizzazione del potabilizzatore di Gerosa e le altre opere di collegamento alla rete idrica esistente è un progetto fortemente voluto dalla Ciip che, una volta realizzato, avrà a disposizione circa 400 litri al secondo di acqua da immettere nelle condotte colmando in questo modo il gap causato dal calo delle portate delle sorgenti registrato a seguito del terremoto. 

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