Calzature sui social: dalle fiere milanesi arriva la spinta a ripartire. La carica di Luciani

Calzature sui social: dalle fiere milanesi arriva la spinta a ripartire. La carica di Luciani
Calzature sui social: dalle fiere milanesi arriva la spinta a ripartire. La carica di Luciani
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Mercoledì 21 Settembre 2022, 03:55 - Ultimo aggiornamento: 16:58

FERMO -  Mixture è la missione con cui Confindustria Fermo atterra sui social network: Instagram, Facebook e Linkedin. «Un salto di qualità» lo ha definito il direttore dell’associazione Giuseppe Tosi nella presentazione dell’evento che si è svolta ieri mattina al Micam nel corso dell’ultimo giorno della fiera a Rho. Ieri è anche partita Lineapelle in programma fino a domani. Il progetto si chiama Mixture e viene realizzato in collaborazione con Camera di commercio delle Marche.

 

I particolari
L’obiettivo è la valorizzazione delle eccellenze e dei valori di un territorio intrecciando quegli ingredienti che lo rendono speciale.

Il volto sarà quello di Piero Massimo Macchini che insieme al regista Mattia Toccaceli e a Tommaso Annibali, di Studio Impresa Consulting, avrà il compito di ideare le clip. «Verranno realizzati 3 video emozionali per valorizzare i borghi manifatturieri e i loro prodotti - esordisce Fabrizio Luciani, presidente di Confindustria Fermo -. Molto probabilmente, in occasione dell’assemblea pubblica dell’associazione, che intendiamo programmare per la prima decade di dicembre, ci sarà uno spettacolo live inerente il progetto». Una delle eccellenze del Fermano è senza dubbio la calzatura e tutto ciò che ruota intorno ad essa. «Micam, Mipel e Lineapelle rappresentano una promozione del territorio, per renderlo attrattivo per gli investitori. Speriamo e confidiamo nei risultati di Mixture», ha detto il presidente dei calzaturieri fermani Valentino Fenni che ha poi lanciato la proposta di girare dei video con lo scopo di attirare i giovani al lavoro manuale. Proposta accolta all’unanimità.


L’impegno
«Lanciare Confindustria Fermo sui social in maniera innovativa ma non banale è l’obiettivo di Mixture, il cui titolo è evocativo», ha osservato Annibali, che ha pensato a come coniugare l’aspetto istituzionale dell’associazione con una punta di comicità per ottenere un prodotto più fresco e al passo con i tempi». Presente al Micam anche Macchini, protagonista dei 3 video che verranno lanciati tra ottobre e novembre. Il guru dei social e di Marche-ting ha presentato il teaser di Mixture: «Saranno video brevi ad hoc per i social». Macchini rimarca come ridendo, la gente capisce meglio i messaggi. «Gli imprenditori sono stati molto disponibili. Ci saranno anche alcuni lavoratori che compariranno sui video». Intanto le imprese del Fermano sono al guado fra le fiere con una buona fine Micam e Mipel e un ottimo inizio di Lineapelle. I saloni Micam, Mipel, TheOneMilano (che si sono conclusi ieri) e Homi (già chiuso) hanno complessivamente attirato l’interesse di 35.470 operatori, con un incremento del 20% rispetto all’edizione di marzo 2022. Inutile il confronto, più corretto per coerenza, con un anno fa. Un aumento delle presenze che è stato colto dagli espositori fermani. Tra gli stand si sono avvicendati addetti ai lavori provenienti da tutto il mondo: in particolare è stata registrata l’ottima presenza di visitatori da Spagna, Francia e Germania. 


Le tendenze
Ottima la performance di buyer da Stati Uniti e Canada e molto positivo il ritorno dei buyer dal Giappone. «Con il ritorno del Giappone e della Corea possiamo dire che la pandemia è stata superata - afferma Paolo Silenzi del brand Paul Silence e presidente di Cna Marche -. I rapporti con la clientela che avevamo mantenuto col digitale vengono ora sviluppati con gli incontri di persona che risultano più efficaci». Tra gli stand della fiera l’argomento principe è il rincaro dei costi, da quello dell’energia, che si trascina dietro quello dei materiali, fino a quello del denaro a cui si somma il nuovo aspetto della tabella dei cambi.
Le cifre
«L’aumento dei costi è in media del 30% - afferma ancora Silenzi -. Questo vuol dire che occorrono più soldi per comprare i materiali e la necessità di ritoccare i prezzi quando sappiamo che già che i consumatori finali non avranno soldi da destinare all’acquisto di scarpe. In tutto questo la marginalità si riduce perché fino adesso abbiamo subito gli aumenti dei prezzi in corsa da parte dei fornitori con i listini vendita fatti».

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