PORTO SANT’ELPIDIO - Valentina Vezzali alla piscina comunale di Porto Sant’Elpidio ieri pomeriggio, un sopralluogo per verificare i risultati del bando Sport e Salute. Insieme al sottosegretario con delega allo sport, c’era Vito Cozzoli, presidente e amministratore delegato di Sport e Salute Spa, società che ha finanziato con centomila euro il progetto della piscina comunale dal titolo “Tuffati nello sport” che ha vinto il bando “Sport di tutti-Inclusione e quartieri”. L’obiettivo raggiunto era di finanziare attività gratuite per persone svantaggiate, una percentuale del budget era destinata ad interventi di riqualificazione. Così centomila euro sono andati alla struttura.
Le spese
Sono stati utilizzati 25mila euro per la piscina esterna, che è stata fondamentale nel periodo Covid, il resto è stato destinato ad attività sportive ed extrasportive, come l’aiuto compiti. Il Comune ha partecipato come partner per la gestione del doposcuola nei centri di aggregazione giovanile. «E’ una grande soddisfazione aver ristrutturato la vasca esterna e aver strutturato tanti progetti inclusivi – dice Gianni Ripa, presidente della cooperativa Acquarium –: speriamo di superare indolore questo momento, che è molto difficile. Confidiamo in interventi di carattere governativo perché la situazione sta andando oltre la normale dinamica dei costi di mercato, dobbiamo affrontare il problema tutti insieme, abbiamo fatto tanto e vorremmo mettere a frutto questa grande opera».
La novità
Il progetto Quartieri «è una novità che stiamo portando in giro per l’Italia, da Matera a Porto Sant’Elpidio – dice Cozzoli – perché lo sport deve essere praticato da tutti, indipendentemente dal censo.
Il tour
«Siamo stati a Montelupone e Venarotta, ora a Porto Sant’Elpidio e proseguiamo il tour con Numana e Castelbellino» fa sapere la referente regionale Sport e Salute Roberta Baudà. Infine Giulia Bernardini, la referente dell’Osservatorio d’Ambito che ha redatto il progetto insieme alla coop che gestisce la piscina, evidenzia l’importanza di un percorso che «ha permesso a ragazzi, bambini, donne e uomini di svolgere attività gratuita, oltre a riqualificare l’area esterna della piscina».