Postacchini day, che festa: «Importante ribalta per tutto il territorio»

Postacchini day, che festa: «Importante ribalta per tutto il territorio»
Postacchini day, che festa: «Importante ribalta per tutto il territorio»
di Chiara Morini
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Lunedì 6 Giugno 2022, 08:10

FERMO  - Musica, storia e cultura, con un angolo dedicato al gusto: in attesa di riprendere il concorso violinistico internazionale nel 2023, l’associazione Antiqua Marca Firmana, sabato scorso ha portato la figura del liutaio fermano Andrea Postacchini in piazza del Popolo a Fermo. Il “Postacchini day” si è aperto al mattino con le novità della stagione 2022, ovvero un nuovo portale, sia in italiano che in inglese, che sarà presto online, e il docufilm girato nel Fermano che racconta la vita e l’opera di liutaio di Postacchini.


«Abbiamo voluto questa giornata – ha detto il presidente dell’Antiqua Marca Firmana, Giulio Vinci Gigliucci - perché come associazione di promozione culturale abbiamo voluto impegnarci per promuovere il territorio fermano, la sua arte e la sua produzione musicale.

Il festival per la prima volta, è andato in mezzo ai cittadini, negli spazi vissuti dallo stesso Andrea Postacchini». E il docufilm è stato girato a Fermo, dal Girfalco al teatro dell’Aquila, da Palazzo dei Priori alla sede del concorso, dalla biblioteca alla sala del Mappamondo, arrivando in piazza e nelle vie. Fuori Fermo riprese a Santa Vittoria in Matenano, Falerone e Servigliano. «Il festival – il commento del sindaco Paolo Calcinaro – è un evento che dà lustro al nostro territorio, con la sua eccellenza, i suoi talenti, gli eventi. Nonostante le difficoltà pandemiche il programma non si è fermato, anzi, sta crescendo insieme alla città. Attendiamo la ripresa del concorso nel 2023».


Le difficoltà legate alla pandemia, come noto, hanno infatti costretto ad annullare il concorso anche quest’anno. Ma al di là del concorso sabato mattina s’è creato un forte senso di comunità. «Oggi – le parole di Daniela Tisi, dirigente Beni e attività culturali della regione Marche – tocchiamo con mano il forte legame che da secoli unisce il nostro territorio e l’arte, che prende vita anche grazie all’opera dell’Antiqua Marca Firmana e del Festival Postacchini: eventi come questo contribuiscono a ridare slancio alla musica e alle tradizioni». Tra i saluti della mattina, quelli dell’assessore regionale alla Cultura Giorgia Latini, e del liutaio Giovanni Lazzaro, intervenuto da Salisburgo: sarà lui a costruire il violino che andrà in premio al vincitore del concorso nel maggio 2023.

Un evento condiviso con la città e di condivisione ha parlato il presidente della Camera di Commercio, Gino Sabatini: «Condivisione è la parola che voglio utilizzare per riassumere la giornata, è lo spirito di unità che la Cciaa vuole sostenere». Il docufilm che racconta l’operato di Postacchini, e che mostra quasi tutto il Fermano, è stato proiettato in piazza, con un ledwall, alle 18,30 e alle 22,30. La storia del piccolo Andrea inizia con la famiglia che lo manda a studiare da un frate per avviarlo agli studi religiosi; il prelato nel tempo libero costruiva strumenti musicali a corde e lì Postacchini conosce l’arte della liuteria. La sua fama cresce anno dopo anno fino a diventare lo “Stradivari delle Marche”. Non c’è Postacchini senza musica, e quindi la giornata s’è chiusa con un concerto alla sala dei Ritratti: il Quintetto Gigli ha suonato uno degli strumenti costruiti dallo stesso Andrea Postacchini. Sono tornati in piazza del Popolo gli assaggi dei “Pasticconi di Postacchini”, biscotti realizzati con la pasticceria Gallucci, e l’acqua pura e buona della casa dell’Acqua Squizzi, per sensibilizzare verso un corretto consumo.

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