FERMO - Un documentario che racconta la storia di Andrea Postacchini. Un sito internet che riunisce tutte le informazioni sullo “Stradivari delle Marche” e sul premio che porta il suo nome. Un dolce, anzi quattro, per far conoscere il territorio e le sue eccellenze. Non si ferma il Concorso Postacchini. Anche se, pure quest’anno, si dovrà fare a meno della kermesse che, a maggio, porta a Fermo oltre cento giovani violinisti provenienti da tutto il mondo, la promozione del capoluogo e di tutta la provincia fermana va avanti. Con tre iniziative ideate da Antiqua Marca Firmana, l’associazione che, dal 1994, organizza il premio.
«Non ci siamo voluti arrendere alle difficoltà della pandemia e abbiamo voluto diffondere ugualmente nel mondo la città di Fermo», spiega il presidente Giulio Cesare Vinci Gigliucci.
Una manifestazione cresciuta nel tempo, «partita tra molte incertezze, capace, oggi, di aggregare e di portare a Fermo tanti giovani che si affermano sul mercato della musica nazionale e internazionale», ricorda Amedeo Grilli. Il presidente della Carifermo sottolineato anche come la banca, dal ‘94, «sostiene con convinzione e coinvolgimento crescente questa iniziativa che nasce da privati che, con impegno notevolissimo, hanno fatto un progetto calibrato sul territorio, che va a riscoprire una figura dimenticata e che fa conoscere la capacità produttiva di questa provincia». Tre novità, si diceva. La prima è un docufilm sulla vita del liutaio fermano. Si intitola “Andrea Postacchini, chi era costui?” e sarà proiettato in piazza del Popolo sabato 4 giugno. L’ha diretto Mauro Martorelli. Tra gli attori c’è Gabriele Felici che è anche sceneggiatore, scenografo e costumista e che ha realizzato gli oggetti d’epoca – libri, candelabri e lampade – che compaiono nel documentario. «È stato girato soprattutto a Fermo, dove abbiamo ritrovato tutte le case abitate da Postacchini, ma anche a Falerone, Santa Vittoria in Matenano e Servigliano», spiega la voce narrante Carla Civardi. Parla di «opera realizzata con impegno, ricerca e passione».
La seconda novità è il sito internet (www.postacchinifestival.com), sintesi dei quattro finora online. Dove a predominare sono i colori oro e marrone e che «presto sarà anche in inglese». Dulcis in fundo, la parte golosa. I pasticconi di Postacchini, dolci creati dalla pasticceria Gallucci in quattro varianti (cioccolato, arancia, nocciola e pistacchio), che sarà possibile assaggiare il 4 giugno. L’ultima tappa ci sarà a settembre. Con il concerto degli archi della Scala che proporranno musiche di Rossini, Paganini e Cajkovskij. Nell’occasione, saranno presentati il violino e l’archetto che verranno assegnati al vincitore assoluto dell’edizione 2023 del concorso.