Fermo, medici e farmacisti: «Guanti da gettare dopo l'uso, riutilizzarli è pericoloso»

Fermo, medici e farmacisti: «Guanti da gettare dopo l'uso, riutilizzarli è pericoloso»
Fermo, medici e farmacisti: «Guanti da gettare dopo l'uso, riutilizzarli è pericoloso»
di Chiara Morini
4 Minuti di Lettura
Venerdì 12 Giugno 2020, 10:24

FERMO - Guanti sì o guanti no? O meglio quando utilizzarli? Sono utili per la prevenzione della diffusione del contagio da Coronavirus?

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Domande che ci si pone sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, ma le cui risposte sono ancor più problematiche da dare in seguito alle nuove dichiarazioni dell’Oms in merito all’utilizzo dei guanti nella collettività: «L’Oms non ne raccomanda l’uso da parte della gente. Indossare i guanti può incrementare il rischio di infezione, perché può portare ad un’auto-contaminazione o trasmissione se si toccano prima superfici contaminate e poi il volto».
 
La discussione è proprio su questo punto. Anche perché, commenta il direttore dell’Area vasta 4, Licio Livini, «sull’argomento tutti hanno dato pareri discordanti. Noi pertanto rimaniamo ancorati alle indicazioni ricevute dalle circolari ministeriali, che di fatto dicono che sono utili. Questa è la fase in cui se ne sentono tante e dunque, sempre rimanendo alle indicazioni ricevute, ritengo che i dispositivi di sicurezza servono e ci aiutano a proteggere dal contagio». 
L’uso
I alcuni casi, l’utilizzo è obbligatorio, come in campo medico, ma i guanti, soprattutto in questa situazione, vanno trattati per quello che sono: usa e getta. E questo lo riconosce anche il dottor Giovanni Olimpi, medico di medicina generale. «I guanti vanno usati e poi gettati dopo il singolo utilizzo – dice – soprattutto nel mio caso, quando visito: li metto e poi li butto via. L’uso continuativo no, quello non va affatto bene». Ovvero: mai tenerli continuamente e, riconosce lo stesso Livini, «dipende dall’uso che se ne fa. Se sono usati bene proteggono, se usati male assolutamente no». Il caso più controverso però riguarda l’andare a fare la spesa. Da un lato l’Oms scrive «nei luoghi pubblici, come i supermercati, in aggiunta al distanziamento fisico, si raccomanda l’installazione di distributori per igienizzare le mani, sia all’ingresso che all’uscita». E raccomanda di seguire le indicazioni dei singoli Stati per le pratiche raccomandate, Stati che possono implementare le pratiche di igiene. Dall’altro il ministero della salute, nelle Faq, dice che «L’uso dei guanti in comunità si aggiunge solo alle altre misure di protezione, e i guanti usa e getta restano raccomandati nelle attività di acquisto di alimenti e bevande». 
I rischi
In pratica? «Il guanto può essere una falsa sicurezza perché nonostante sembri una protezione se si tocca qualcosa di infetto l’infezione finisce sul guanto e poi sulla successiva superficie toccata» il commento del farmacista sangiorgese, Marco Pompei, titolare della Farmacia Michele Pompei. Il che vuol dire che attenzione a ciò che si tocca con il guanto perché se dopo si porta la mano al naso e alla bocca il rischio c’è. Pompei però rileva anche che «l’utilità del guanto può esserci se ci si deve disinfettare continuamente e dunque è opportuno passare il gel sul guanto, azzerando la carica vitale».

Come si fa con le mani, del resto, ma attenzione ad un altro rischio. «Il guanto è pericoloso se lo si usa, poi lo si mette da parte, lo si appoggia in modo non corretto. Usarlo sempre con professionalità, molti se ne servono creandosi pericolo».

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