Botte in campo, sospesa
una partita dei Giovanissimi

Botte in campo, sospesa una partita dei Giovanissimi
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Lunedì 17 Marzo 2014, 05:39 - Ultimo aggiornamento: 20 Marzo, 19:57
SANT'ELPIDIO A MARE - Ha avuto un epilogo sconcertante la gara di calcio giovanile tra Casette d'Ete e Pedaso, disputatasi sabato sera: l'arbitro stato costretto a porre termine alla partita dopo una rissa scoppiata sugli spalti tra i genitori dei ragazzi, a loro volta poi protagonisti di episodi di violenza in campo. La gara era valida per il girone G della seconda fase del campionato provinciale categoria Giovanissimi. Ad accendere la miccia sono stati i genitori dei giovani calciatori, giunti alle mani sulle tribune. Dopo alcuni fasi di gioco concitate sono iniziate a volare le prime parole sugli spalti tra i genitori dei ragazzi delle due squadre: dalle parole si è passati agli insulti veri e propri, fino poi al contatto fisico. Di fronte a quanto stava accadendo sugli spalti il direttore di gara ha sospeso la partita. Altri spettatori sono prontamente intervenuti per dividere i litiganti, riportati alla calma anche dagli stessi ragazzi, che hanno chiesto ai propri genitori di poter continuare a giocare. Sedati gli animi sulle tribune l'arbitro ha disposto la ripresa della partita, ma quando la situazione sembrava tornata alla tranquillità un nuovo episodio di violenza, questa volta in campo, ha interrotto la gara: passati solo pochi minuti dalla ripresa del gioco uno dei giovani calciatori ha colpito un avversario con una violenta gomitata al volto. Parapiglia in campo e arbitro che ha estratto il cartellino rosso all'indirizzo dell'autore del fallo. Calmata nuovamente a fatica la situazione il gioco è così ripreso ancora una volta, ma ormai era chiaro come non ci fossero più le condizioni per una partita di calcio, soprattutto se di calcio giovanile con protagonisti ragazzi di 13 anni. La prova definitiva è arrivata pochi minuti dopo, con un altro violento fallo di gioco: un ragazzo ha colpito un avversario con un forte pugno nello stomaco, facendo stramazzare il suo coetaneo a terra senza fiato e in lacrime. A quel punto l'arbitro ha portato il fischietto alla bocca e sancito i tre fischi di conclusione della gara. Ora si attendono le conseguenze per le due società e per i protagonisti degli episodi di violenza. Tutto dipenderà da cosa è stato scritto dall'arbitro nel referto della partita. Le decisioni del giudice sportivo sono attese in settimana.





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