Ancona, insulti razzisti al calciatore avversario, il Piano si difende: «È tutto falso, denunceremo l’arbitro»

Al Piano sanzione da 500 euro: «Nessuna offesa dagli spalti, tuteleremo la nostra immagine»

Ancona, insulti razzisti al calciatore avversario, il Piano si difende: «È tutto falso, denunceremo l’arbitro»
Ancona, insulti razzisti al calciatore avversario, il Piano si difende: «È tutto falso, denunceremo l’arbitro»
di Stefano Rispoli
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Sabato 30 Marzo 2024, 04:45 - Ultimo aggiornamento: 1 Aprile, 15:21

ANCONA - L’arbitro, nel referto, non ha dubbi: parla di «espressioni di stampo inequivocabilmente razzistico nei confronti di un giocatore». Notizia che, di questi tempi, fa ancora più rumore dopo il caso scoppiato tra il difensore della nazionale Acerbi e il napoletano Juan Jesus che l’ha accusato di averlo offeso per il colore della sua pelle (ma l’interista è stato assolto per carenza di prove).

Le sanzioni, invece, non sono mancate dopo la partita di calcio di Seconda categoria tra Europa Costabianca e Piano San Lazzaro, giocata la scorsa settimana al “Capodaglio” di Villa Musone e finita 3-3.

I provvedimenti

Il giudice sportivo ha inflitto una sanzione da 500 euro al Piano perché i propri tifosi avrebbero tenuto un comportamento offensivo nei confronti dell’arbitro e avrebbero rivolto insulti razzisti ad un calciatore avversario «di evidente origine africana».

Una multa da 200 euro è stata rifilata anche all’Europa Calcio perché i supporter nel secondo tempo avrebbero rivolto offese al direttore di gara e agli organi federali presenti: a lanciare invettive dagli spalti, secondo l’arbitro, c’era anche un giocatore di casa nelle vesti di tifoso (era squalificato) a cui sono stati comminati 2 turni di stop.

La nota

Il punto è che le due società disconoscono quanto riportato dall’arbitro nel referto. Nessuno ha sentito pronunciare insulti razzisti, nemmeno il giocatore di colore che dovrebbe essere il primo a sentirsi chiamato in causa. Possibile? Il Piano non ci sta e in una nota firmata dal presidente Luca Lanari e dai suoi dirigenti, si riserva di promuovere un’azione legale nei confronti dell’arbitro «al fine di tutelare la nostra immagine».

Il club evidenzia: «Lo spirito che ci ha da sempre contraddistinto è basato su valori di rispetto del prossimo, a prescindere dalla nazionalità, religione o sesso di appartenenza. Sicuri che si possa far chiarezza su quanto effettivamente accaduto, la società ribadisce fortemente la condanna di ogni eventuale tipo di comportamento di natura razzista, evidenziando i valori di uguaglianza, rispetto ed inclusione che hanno sempre caratterizzato il nostro club dentro e fuori dal campo».

La puntualizzazione: «Non vi è stato nessun tipo di offesa di stampo razzista, questo confermato anche dal presidente della società Europa Costabianca. La nostra società da sempre ha avuto tra i propri tesserati ragazzi stranieri, che sono stati accolti come dei figli da ogni rappresentante del club». Infine, l’annuncio: «Ci riserviamo eventuali azioni legali nei confronti dell'arbitro al fine di tutelare la nostra immagine». Fabio Palazzo, presidente dell’Europa Calcio, si associa al club dorico: «Non c’è stato assolutamente nulla, nessun nostro giocatore ha lamentato di essere stato insultato. Massima solidarietà al Piano San Lazzaro».

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