Marche, imprese al lavoro
con il rischio recessione

Marche, imprese al lavoro con il rischio recessione
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Giovedì 4 Settembre 2014, 11:09 - Ultimo aggiornamento: 7 Settembre, 18:27
ANCONA - Marche, le imprese sono tornate al lavoro ma sar un autunno di recessione.



Ad affermarlo è l’indagine “Giuria della Congiuntura” di Unioncamere Marche, che ha intervistato un campione di imprese manifatturiere marchigiane. Ad aspettarsi ancora una diminuzione della produzione per la fine di settembre è il 29 per cento delle aziende mentre solo il 14 per cento si aspetta di incrementarla e per il 58 per cento rimarrà stabile. Male anche gli ordinativi previsti in calo dal 30 per cento delle imprese e in aumento dal 10 per cento.



Ancora peggio per il fatturato, atteso in diminuzione da 32 imprese su cento e in aumento per 13 imprese su 100. Unico spiraglio dagli ordinativi esteri che 28 imprese su 100 pensano di aumentare contro 22 imprese che temono una contrazione. L’incertezza pesa anche sulle settimane di produzione assicurata, che si riducono da 7,1 a 5,5 mentre le imprese utilizzano gli impianti all’80,8 per cento della loro capacità produttiva.



“L’export” ha commentato il presidente di Unioncamere Marche Adriano Federici “continua a tenere in piedi il sistema produttivo marchigiano anche se le incognite e le turbolenze del mercato internazionale dovute alla crisi tra Ucraina e Russia, stanno gettando un’ombra sulle esportazioni delle nostre aziende manifatturiere. In un contesto di consumi interni in flessione è quanto mai importante far ripartire gli investimenti, puntando su priorità chiare come efficienza e riqualificazione energetica, banda larga, tutela del territorio. Inoltre vanno messe a disposizione del tessuto imprenditoriale le risorse finanziare necessarie per supportare gli investimenti e vanno realizzate le riforme che servono urgentemente alle imprese: dalla semplificazione burocratica alla giustizia civile. Due fronti su cui le Camere di commercio possono dare un contributo tangibile all’azione del Governo e del Parlamento.”



Alle previsioni negative per l’autunno si aggiungono i dati preoccupanti del secondo trimestre del 2014. Secondo l’indagine congiunturale del Centro Studi di Unioncamere Marche, tra aprile e luglio si è registrata una nuova battuta di arresto dell’industria manifatturiera marchigiana, con la produzione che è diminuita del 2,7 per cento, il fatturato del 2,1 e gli ordinativi del 2,8 per cento. In crescita solo il fatturato estero dell’1,2 per cento.



Peggio di tutte vanno le imprese artigiane con la produzione in calo del 4,3 per cento, il fatturato del 3,8, gli ordinativi del 5,9 e il fatturato estero del 2,5. Guardando alla classe di addetti, secondo la “Giuria della Congiuntura”, più le imprese sono piccole e peggio stanno. Fino a 9 dipendenti la produzione è calata in tre mesi del 3,8 per cento, per quelle tra i 10 e i 49 addetti del 3,4 e per quelle oltre i 50 dipendenti appena dello 0,7 per cento.
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