Oltre al danno anche la beffa. Non esiste caso che possa rappresentare al meglio questo antico detto italiano. Lo sfortunato protagonista di questa vicenda è Andrew Malkinson. L'uomo ha passato 17 anni in prigione da innocente. Ma non finisce qui. L'ex carcerato dovrà pagare anche le spese di alloggio e per il cibo consumato in prigione durante i suoi anni trascorsi da innocente in cella.
La verità grazie al DNA
Meglio tardi che mai. Il 57enne britannico mercoledì ha finalmente vinto una lunga battaglia per riabilitare il suo nome dopo che nel 2003 era stato condannato all'ergastolo in quanto riconosciuto colpevole di aver violentato una donna nella Greater Manchester. Dopo 17 anni in una cella della prigione di Frankland e una battaglia legale che va avanti da anni, gli alti giudici della Corte d'appello infatti hanno annullato la sua condanna stabilendo che non ha mai commesso quel crimine. La svolta dopo che alcune prove del DNA lo hanno scagionato e collegato al crimine un altro uomo.
«Non può essere vero che innocenti debbano pagare per la loro tortura» ha dichiarato ai giornali locali Andrew Malkinson, sottolineando che alla base del suo caso di malagiustizia ci sarebbe un comportamento superficiale degli inquirenti che avrebbero ignorato prove a sua discolpa. Al momento del processo del signor Malkinson, infatti, non c'erano prove del DNA che lo collegassero al crimine e l'accusa si basava solo su testimonianze.
"I am so sorry that the system has let you down, it let us both down."
— Sky News (@SkyNews) July 26, 2023
Andrew Malkinson, who has had his rape conviction overturned after serving 17 years, closes his statement out of court by addressing the rape victim.https://t.co/pwf1Tb21es
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L’uomo ha annunciato che ora chiederà un risarcimento danni allo stato che per una detenzione così lunga potrebbe arrivare fino a un milione di sterline. Da quella somma però per legge vanno scalati vitto e alloggio da pagare al carcere per gli anni di detenzione. Secondo le norme in vigore nel Regno Unito, infatti, è possibile effettuare detrazioni ai risarcimenti quando coloro che sono stati incarcerati ingiustamente hanno realizzato «risparmi sostanziali realizzati sul costo della vita mentre erano in custodia».