Malore mentre fa una messa in piega: Monica Corrà muore in negozio, era la parrucchiera dei vip di Venezia

Malore mentre fa una messa in piega: Monica Corrà muore in negozio, era la parrucchiera dei vip di Venezia
Malore mentre fa una messa in piega: Monica Corrà muore in negozio, era la parrucchiera dei vip di Venezia
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Mercoledì 17 Gennaio 2024, 15:50

Si è sentita male mentre faceva la piega a una cliente nel salone fondato da papà Umberto alla Merceria di San Salvador a Venezia diversi decenni fa. Monica Corrà, in arte Monika, si è spenta così, mentre svolgeva il lavoro che amava tanto e dove aveva speso tutta la sua vita. Aveva compiuto 61 anni lo scorso settembre e pare non avesse mai accusato malori in precedenza. È accaduto poco dopo mezzogiorno di ieri, nel salone Monika & Umberto, mentre il lavoro procedeva come al solito. I sanitari del 118 hanno tentato il possibile per salvarla, ma non c'è stato nulla da fare.

Il dramma nel salone di parrucchiera

Per il padre di Monica, Umberto Corrà, questa è stata un’altra perdita devastante in una serie di tragedie familiari.

Negli ultimi vent’anni ha perso suo figlio Sebastiano nel 2001, sua moglie Ester nel maggio 2020, e ora anche sua figlia Monica. Monica Corrà era una figura di spicco nella comunità di Venezia e aveva acconciato i capelli di numerose celebrità, tra cui la principessa d’Orléans e Bianca Arrivabene.

Il salone delle vip

Il salone era frequentato da celebrità come Naomi Campbell, Jean Moreau, Silvana Pampanini, Stefania Sandrelli, Raina Kabaivanska, Nick Nolte e Simon Le Bon nel corso degli anni. Nel 2010, il salone era stato ristrutturato e modernizzato con l’aggiunta di apparecchiature per il trattamento del corpo.

Umberto Corrà ha condiviso il suo dolore, dicendo: “Il salone era suo ormai da vent’anni ed era stato dichiarato anche attività storica. Se n’è andata sul lavoro. Aveva bevuto un cappuccino e subito dopo si era sentita male. Sembrava che non lo avesse digerito. Ha fatto in tempo a dire ‘Non mi sento bene’ e un momento dopo non c’era più. Era una persona meravigliosa e si era sacrificata molto anche per l’azienda.”

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