Tentata estorsione e lesioni
De Angelis ancora a giudizio

Giulio De Angelis
Giulio De Angelis
1 Minuto di Lettura
Mercoledì 29 Gennaio 2014, 16:38 - Ultimo aggiornamento: 19:27
ASCOLI - Bench irreperibile dovr subire un altro processo Giulio De Angelis, l'imprenditore condannato a otto anni per aver violentato tre sue dipendenti dietro la minaccia di licenziarle, che si è reso latitante dopo che la condanna è diventata definitiva. L'uomo si troverebbe a Santo Domingo. Oggi era dunque assente in tribunale ad Ascoli quando il giudice Rita De Angelis lo ha rinviato a giudizio insieme ad altre tre persone per tentata estorsione, incendio e lesioni gravi in concorso; vittima, il testimone del processo per le violenze sessuali che De Angelis, secondo l'accusa, voleva intimidire.



Insieme all'imprenditore latitante, l'8 novembre saranno processati anche l'ascolano Marco Valentini e i siciliani Filippo Riggio e Gaetano Abaco. Nicola Maria Giuseppe Bella, anche lui siciliano, è stato processato con rito abbreviato; il giudice ha derubricato le accuse in esercizio arbitrario delle proprie ragioni e lo ha condannato a otto mesi (pena sospesa).



Decisiva la nuova versione fornita oggi da Abaco, un collaboratore di giustizia, il quale ha riferito che il fatto non era collegato alle violenze sessuali sulle dipendenti, ma a un contenzioso di natura economica. Le "pressioni" si sarebbero concretizzate con una richiesta di due milioni di euro fatta a più riprese fra marzo e giugno 2008, l'incendio doloso dell'automobile della moglie del testimone e il suo pestaggio (90 giorni di prognosi).
© RIPRODUZIONE RISERVATA