L’udienza d’appello si è tenuta ieri ad Ancona alla presenza del ricorrente Roberto De Berardinis, il suo legale Christian Lucidi e l’avvocato, ppresentante del Comune, Andrea Principi. Proprio l’avvocato Lucidi nei giorni precedenti l’udienza aveva depositato la notifica di richiesta di rinvio a giudizio emanata nei confronti della dirigente Talamonti per abuso di ufficio e mancata astensione alla commissione di disciplina per presunto conflitto di interessi. Perché conflitto di interessi? Va ricordato che De Berardinis in qualità di dirigente agli affari generali del Comune stilò il documento in cui veniva ribadito che la Picenambiente doveva essere riconosciuta come società a controllo pubblico in netto contrasto con quanto sostenuto dalla dirigente al bilancio ed ex presidente della Picenambiente Talamonti. A fronte di tale contrapposizione però la stessa dirigente fu ugualmente a capo della commissione di disciplina chiamata a giudicare l’assenza di De Berardinis dal proprio ufficio, diversamente da quanto era avvenuto in due precedenti procedimenti disciplinari.
La richiesta
«La richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Talamonti è stata emessa lo scorso 11 gennaio – spiega il legale Lucidi - e noi l’abbiamo prodotta assieme agli altri atti e alle memorie prima dell’udienza e se ne è discusso anche durante il dibattimento». Nei prossimi giorni è prevista la sentenza per quanto riguarda l’appello del dirigente.
La vicenda riguardante De Berardinis risale al marzo 2019 quando l’allora dirigente del settore affari generali, pur avendo timbrato regolarmente il cartellino, si assentò per partecipare al dibattimento di una causa civile presso il tribunale di Ascoli.
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