SAN BENEDETTO - Si arriverà a un aumento della Tari fino all’8% per le famiglie sambenedettesi mentre per le attività produttive ci si fermerà al 6%. Argomento che è stato al centro della riunione di maggioranza di mercoledì sera in vista del consiglio comunale di lunedì dove si andrà a votare, tra gli altri punti, proprio il conguaglio di dicembre per la tassa sui rifiuti.
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Il metodo
A illustrare gli aumenti e l’ultima tranche della Tari ai consiglieri di maggioranza, c’erano l’amministratore delegato di Picenambiente, Leonardo Collina e il presidente Rolando Rosetti.
«L’aumento – ha spiegato l’amministratore delegato Collina – per le utenze domestiche varierà all’interno di una forchetta dal 6 all’8% mentre per le attività produttive si fermerà al 6%. Si tratta di inasprimenti causati da maggiori costi registrati in tutta la provincia». E’ stato inoltre ricordato, nel corso della riunione che da 7 anni la Tari non veniva ritoccata.
L’obiettivo
Obiettivo, per poter evitare aumenti in futuro, è quello di applicare la tariffa puntuale ovvero far pagare al contribuente in base ai rifiuti prodotti. Operazione che richiede un’organizzazione complessa a monte, a cominciare dalla modifica del regolamento comunale. Al riguardo il vice sindaco Tonino Capriotti ha annunciato che a partire da ottobre inizierà questo iter convocando la commissione per la modifica del regolamento per poi partire parallelamente con l’organizzazione tecnica che prevede l’impiego di mastelli, calotte e cassonetti per i rifiuti a seconda dei quartieri e delle zone più o meno densamente abitate.
La quantità di rifiuti conferiti infatti verrà calcolata in base al nero, quindi all’indifferenziata, che sarà prodotta da ciascun cittadino. Si tratta di un intervento su cui varie amministrazione si sono confrontate rimanendo un “desiderata” mentre ora si rende necessario proprio per evitare futuri rincari.
I controlli
Intanto non mancano perplessità sull’iter intrapreso dall’amministrazione Spazzafumo per il riconoscimento del controllo pubblico della partecipata. Un obiettivo fortemente voluto da parte della minoranza e della maggioranza. Nell’ultima riunione avuta con i Comuni si è registrata un certo interesse anche se va sottolineato che si trattava di enti in possesso di quote minime all’interno della municipalizzata, questo farebbe intravedere un percorso ancora lungo e difficile prima di arrivare all’obiettivo.