San Benedetto, la vasca esterna
della piscina inagibile da quattro anni

La piscina comunale di San Benedetto
La piscina comunale di San Benedetto
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Venerdì 5 Febbraio 2016, 22:00
SAN BENEDETTO - “Amministrazione comunale bugiarda, società sportive passive, Coni regionale latitante”. Spara a zero su tutti il comitato Noi Nuotatori Sambenedettesi davanti allo stallo che continua ad ingabbiare la vasca esterna della piscina municipale: bacino olimpionico da 50 metri, chiuso ormai da quattro anni per inadeguatezze tecniche che lo rendono fuori norma. Negli ultimi tempi si sono susseguite varie ipotesi per finanziare la ristrutturazione: da un accordo Comune-Provincia fino alle alienazione di immobili municipali.
Soluzioni che, a detta del comitato, si sono risolte con un buco nell’acqua.  Intanto gli atleti devono nuovamente emigrare per gli allenamenti estivi (sono già in corso contatti con l’impianto di Pescara) e San Benedetto continua a perdere occasioni per ospitare kermesse di nuoto all’aperto in grado di attrarre persone e aumentare le presenze negli hotel. Noi Nuotatori Sambenedettesi, gruppo presieduto da Diego Franceschini, è nato nel luglio scorso, sta facendo proseliti e si prepara a lanciare una raffica di esposti: “Abbiamo ormai 350 iscritti e non possiamo rimanere fermi davanti ad una situazione che peggiora di giorno in giorno” afferma il presidente tornando a sottolineare un concetto già espresso: “La legge regionale sulle piscine prevede che, in casi del genere, le vasche debbano essere igienizzate e coperte.
Nulla di tutto ciò è stato. La vasca si è riempita nuovamente d’acqua piovana stagnante che la sta deteriorando ancora di più. Non capiamo come mai l’Asur, a suo tempo molto celere ad imporre la chiusura al Comune, non fa effettuare anche questo intervento”.
A tal proposito, Noi Nuotatori Sambenedettesi presenterà un esposto a tutte le autorità competenti: “Lo avevamo annunciato a luglio ma poi non lo avevamo fatto. Speravamo in un intervento del Comune, ma visto che si continua come se nulla fosse, ora passiamo all’azione”. Franceschini critica anche le società sportive locali: “Dovevano fare più pressione sul municipio per risolvere la questione”. 
Strali anche verso il Coni-Marche che, inizialmente, aveva preso a cuore la vicenda, per poi disinteressarsene. Franceschini, nel 2014, aveva sottoposto il nodo piscina al presidente nazionale del Coni Malagò e ora è tornato ad interpellarlo: “Gli ho mandato una mail facendogli presente l’immobilismo del Coni regionale che, col presidente Fabio Sturani, inizialmente si era impegnato, ma poi è stato latitante”.
 
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