Il ponte sul torrente Albula cade a pezzi: scatta il piano per metterlo in sicurezza

Il ponte sull'Albula del lungomare
Il ponte sull'Albula del lungomare
di Marco Braccetti
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Lunedì 28 Dicembre 2020, 06:40

 SAN BENEDETTO - Manutenzione straordinaria dei ponti sull’Albula: avanti tutta. Il Comune stanzia 55mila euro per affidare ad una società specializzate esterna la progettazione definitiva/esecutiva dei lavori sull’infrastruttura in zona lungomare Trieste. Elaborato pronto entro 90 giorni. Mentre il ponte di via Piemonte sarà riprogettato dai tecnici interni del municipio. 

Nel loro complesso, gli interventi di adeguamento costeranno 1 milione e 280mila euro. Questi sono gli elementi essenziali di un atto firmato dal dirigente del settore lavori pubblici (l’architetto Annalisa Sinatra) e datato 24 dicembre 2020. «Per motivi legati ai carichi di lavoro e alla complessità dell’intervento - si legge nel documento - attualmente l’ufficio può attivarsi professionalmente solo per la predisposizione del progetto definitivo/esecutivo per la manutenzione straordinaria del ponte sul torrente Albula di via Piemonte, mentre per il secondo, quello di viale Trieste, si ritiene necessario procedere a professionalità esterna». Con queste premesse, viene affidato l’incarico alla società d’ingegneria “Dsd” di Ancona che, nel recente passato, ha già effettuato gli studi preliminari e le verifiche di usabilità del ponte affacciato sulla foce del torrente. 


Capitolo costi: complessivamente, per rimettere in sesto il ponte di via Piemonte, il Comune prevede di spendere 300mila euro. Si sale a 980mila per quello del lungomare.

Totale, come accennato all’inizio: 1.280.000 euro. Ma, all’atto pratico, cosa si dovrà fare lungo quei due ponti? Qualche risposta, per sommi capi, ci arriva sempre dal documento della Vigilia di Natale, che parla testualmente di: «rimozioni delle parti ammalorate, ripristino di sezioni in cemento armato, rinforzo strutturale di elementi degradati, ecc.». Secondo le stime dei tecnici municipali (in campo c’è anche l’ingegnere Nicola Antolini) le operazioni attualmente in progettazione garantiranno piena usabilità dei ponti per 30 anni.

Dunque si stanno facendo nuovi passi concreti verso la risoluzione di problemi molto annosi: il Comune ha sempre rivendicato di conoscere la situazione, ma una decisa accelerata si è avuta ad ottobre 2019, dopo il grido di preoccupazione lanciato (sulle colonne del Corriere Adriatico) dall’ingegner Cesare Buonfigli: ex dirigente municipale dei lavori pubblici. Il tecnico aveva esposto i suoi dubbi sullo stato di conservazione del ponte sul lungomare Nord, a due passi dalla Palazzina. Dubbi subito raccolti da Valerio Pignotti (consigliere comunale di Forza Italia) che, in un suo successivo controllo, notò pecche anche sul ponte tra le vie Ugo Bassi e Piemonte. Da lì si erano attivate tutta una serie di verifiche tecniche, sfociate ora nella progettazione degli interventi di recupero. Entro il 2021, salvo malaugurati intoppi, si potrebbe passare dalle carte ai cantieri.
 

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