Sensori e intelligenza artificiale per monitorare 62 ponti e viadotti nelle Marche: ogni struttura avrà un gemello virtuale

Sensori e intelligenza artificiale per monitorare 62 ponti e viadotti nelle Marche: ogni struttura avrà un gemello virtuale
Sensori e intelligenza artificiale per monitorare 62 ponti e viadotti nelle Marche: ogni struttura avrà un gemello virtuale
di Lorenzo Sconocchini
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Venerdì 16 Dicembre 2022, 07:10

ANCONA È una specie di telemedicina applicata alle strutture in calcestruzzo: anziché monitorare parametri come la pressione arteriosa e il battito cardiaco, i sensori applicati a ponti e viadotti consentiranno di controllare a distanza lo stato di salute del cemento usato per costruirli e di pianificare, grazie a un sistema predittivo basato su algoritmi e intelligenza artificiale, i cicli di manutenzione necessari, garantendo la sicurezza della viabilità senza sprechi di tempo e risorse. Anche 62 viadotti delle Marche saranno sottoposti al programma Shm (Structural Health Monitoring) ovvero il monitoraggio della salute strutturale varato dall’Anas per tenere sotto controllo la tenuta di mille tra ponti e cavalcavia in tutta Italia, un piano finanziato con 275 milioni di euro del “fondo complementare” connesso al Pnrr. 


Da remoto


Un sistema di monitoraggio da remoto che «ovviamente si aggiunge e non sostituisce - tiene a precisare l’Anas - i controlli periodici del personale tecnico tramite sopralluoghi e verifiche». Proprio l’altro ieri è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il quinto e ultimo bando di gara del Programma Shm, per 45 milioni di euro, diviso in sei lotti sulla base delle Strutture Territoriali Anas. Dieci milioni di euro sono assegnati al lotto 2 (Liguria, Toscana, Marche, Umbria) e nella nostra regione sono 62 i ponti e viadotti in cui saranno applicati i sensori di monitoraggio, il sistema nevralgico periferico che consentirà un controllo continuo delle strutture: 25 sul raccordo Ascoli-Porto d’Ascoli, 23 sulla SS77 e SS77var (Foligno-Civitanova Marche), 12 sulla SS76 “della Val d’Esino” e 2 sulla SS73bis “di Bocca Trabaria”.

Il bando riguarda la progettazione dei servizi per le attività di rilievo delle opere e modellazione Bim, per la realizzazione del «gemello digitale», la rappresentazione virtuale delle strutture da monitorare che consentirà, attraverso i segnali che arriveranno dai sensori applicati, di controllare ogni singolo ponte e scongiurare situazioni di degrado. Il Programma Shm, rispetto a quello tradizionale basato su ispezioni e sopralluoghi, consente un controllo molto più ampio su tutto il processo di monitoraggio dello stato di salute delle infrastrutture, consentendo la piena integrazione con i protocolli manutentivi attraverso l’utilizzo di una banca dati centralizzata di ponti e viadotti. 


La rilevazione


Ogni ponte o viadotto viene “virtualizzato” e controllato anche a distanza con una piattaforma di monitoraggio di ponti e viadotti basata su tre elementi. Tutto parte dall’installazione di sensori e tecnologie IoT, sistemi locali di rilevazione dei parametri di interesse che vengono riversati, tramite servizi di connettività, su un sistema centralizzato. Ciò consentirà il monitoraggio e la gestione a livello nazionale e la raccolta di tutti i dati di interesse tecnico.
Per scegliere dove e quando intervenire per la sicurezza dei ponti, viene utilizzata l’intelligenza artificiale, con l’applicazione di algoritmi di analisi dei parametri rilevati dai sensori, che consentiranno la definizione di processi di manutenzione predittiva. «L’obiettivo - spiega l’Anas - è quello di innalzare il livello della sicurezza delle strutture, la sicurezza dell’utenza e l’ottimizzazione dei costi di gestione e dei tempi d’intervento».
 

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