Ascoli, altri ponti imbrattati e frasi offensive: il brutto della Quintana. Oggi cerimonia dell'Offerta dei ceri e omaggio al patrono

Il ponte decorato dai sestieraanti di Porta Maggiore
Il ponte decorato dai sestieraanti di Porta Maggiore
di Marco Vannozzi
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Sabato 5 Agosto 2023, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 11:03
ASCOLI - Tutto pronto per la Quintana della tradizione. La città freme, l’attesa è grande. Domani sarà tempo di sfida, ma già stasera si alzerà il sipario. Alle ore 20 in piazza Arringo, davanti al duomo, ecco l’Offerta dei ceri e la celebrazione del vescovo Gianpiero Palmieri 


 
Quest’anno il cerimoniale cade nel giorno di Sant’Emidio: sarà l’occasione per ribadire lo stretto legame della Quintana con la storia della città. I sestieri renderanno omaggio al patrono, offrendo un cero votivo, saranno benedetti i cavalieri giostranti e avverrà l’estrazione dall’elmo del Capitano del popolo dell’ordine di partenza della Giostra. Domani sarà il giorno tanto agognato: al Campo dei giochi i cavalieri si contenderanno lo splendido e ambito Palio realizzato dall’artista ascolano Andrea Tarli. Luca Innocenzi resta il cavaliere da battere. I pronostici sono tutti a suo favore: recordman della Giostra ascolana con 16 allori in 33 presenze, trionfatore appena un mese fa, nell’arena dello Squarcia, nell’edizione in onore della Madonna della Pace. Non si daranno per vinti in partenza gli altri magnifici cinque. Lorenzo Melosso e Tommaso Finestra, secondo e terzo nell’ultima giostra di luglio, annunciano già battaglia. E nemmeno Denny Coppari, Lorenzo Savini e Nicholas Lionetti vogliono ammainare bandiera bianca. Intanto nei sestieri le cene propiziatorie scandiscono il ritmo e annunciano la Quintana. 

Gli imbrattamenti
 

Restano invece impressi negli occhi purtroppo gli imbrattamenti dei ponti decorati dai tanti sestieranti.

Oltre al ponte Nuovo di Porta Tufilla, rovinato dalla vernice blu, medesima sorte è toccata al ponte di Porta Solestà e al ponte Cartaro della Piazzarola. In questi due casi la vernice rossa ha imbrattato le opere di gialloblù e biancorossi. «Così non si fa altro che surriscaldare gli animi», aveva dichiarato su queste colonne il console di Porta Tufilla, Francesco Mazzocchi, rammaricato per gli atti vandalici sul ponte e contro la sede rossonera. E così è stato. Nella notte tra giovedì e venerdì è spuntata una scritta offensiva nei confronti dei tufillanti, su un pannello all’ingresso del quartiere di Borgo Solestà, nei pressi del ponte romano. 

L'opera d'arte
 

Le polemiche però si spengono di fronte all’ennesima opera d’arte: Porta Maggiore si rende protagonista di una decorazione capolavoro del proprio ponte, a distanza di tre anni dall’ultima volta. Armati di vernice e pennello, fino all’alba, i neroverdi sono stati gli ultimi a scendere in pista. Il risultato è spettacolare. Un cavaliere lancia in resta, una dea bendata, ma soprattutto il ricordo per chi non c’è più. C’è un cherubino, assorto con la scritta “Sumo con noi”, per omaggiare Mauro Morganti, scomparso nove mesi fa, fervente neroverde. E si scorge un palloncino rosso a forma di cuore: c’è il nome di Cecilia, la ragazza che è volata via troppo presto.  

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